Su una cosa i detrattori dei controlli automatici ai semafori hanno ragione: la presenza degli apparecchi rende tutti più timorosi e indecisi nel valutare se attraversare l’incrocio col giallo, anche se è appena scattato. Tanto più che ora la variabilità dei tempi di durata del giallo è accentuata rispetto alla situazione normale in cui c’è un progettista che deve determinarla solo con calcoli in base al traffico prevalente e alla struttura dell’incrocio. Infatti, ora alcuni Comuni per evitare le polemiche dei multati hanno pressoché raddoppiato la fase normale di giallo, arrivando a sette secondi: un’eternità, che alla fine secondo me innesca ulteriori indecisioni e accelerazioni anche in chi sa che a quel dato semaforo il giallo dura così tanto.
Che fare? Ecco una proposta che andrebbe sperimentata, ma su due piedi mi pare sensata. Potete trovarla su http://www.evosafety.it/file/impianti_semaforici.swf.
Il suo autore è Paolo Castorino, il professionista romano che ho già citato come inventore della pedana che rende più sicuri il carico e lo scarico di merci in città, evitando che i motociclisti vi vadano a sbattere. In pratica, Castorino propone di far precedere il giallo da una fase di cinque secondi di verde lampeggiante, in modo che si abbia già un’idea di quanto manca al giallo e quindi si eviti sia lo stress del giallo "a sorpresa" sia l’accelerazione col verde "a prescindere", nel timore che stia per scattare il giallo. Certo, quest’ultimo beneficio potrebbe essere ridotto o annullato dalle altre accelerazioni che potrebbero essere causate dal verde lampeggiante ed è per questo che mi auguro si trovi il modo per fare una sperimentazione pratica.
Castorino propone inoltre di far scattare il verde per la corrente di traffico opposta con un ritardo prolungato rispetto al rosso della corrente considerata. Oggi questo ritardo è di uno-due secondi, per Castorino dovrebbero essere cinque per dar modo di smaltire le code. Ciò mi pare corretto solo per incroci molto trafficati e comunque solo negli orari di punta: farne una prassi indiscriminata potrebbe contribuire solo ad allungare in modo percettibilmente ingiustificato i tempi del rosso, incentivando i conducenti a prendersi anche il rischio di passare col giallo pur di non incappare in un rosso "lungo" e inutile.