Come andrà a finire la battaglia legale sulle calze da neve, tra la Motorizzazione che non ne riconosce l'equiparazione a catene e gomme invernali e il produttore Auto Sock? L'unica certezza è che tutto si risolverà solo quando verrà finalmente varata la prossima normativa tecnica Uni, su cui però non c'è ancora un accordo. Nel frattempo, siamo in balìa del Consiglio di Stato, che prenderà una decisione giuridicamente ineccepibile ma tecnicamente discutibile. Tutto questo si capisce dall'approfondimento svolto da SicurAUTO.it sull'intricata materia.
In pratica, per la prima volta qualcuno si è addentrato nei meandri normativi e tecnici della questione. Chiarendo che dal punto di vista pratico le calze sono prodotti più resistenti di quando furono lanciati sul mercato, una dozzina di anni fa. Quindi, se anche uno ci percorresse tanti chilometri, le calze non si lacererebbero. Nemmeno se un conducente pigro o sbadato le lasciasse sulle gomme quando percorre tratti non innevati o ghiacciati. Però manca l'ultimo sigillo tecnico: bisogna trovare il modo per fare test di laboratorio in grado di dimostrare la resistenza delle calze anche in condizioni assolutamente estreme (asfalti molto abrasivi, contatto con oggetti affilati eccetera).
Dunque, per l'uso che se ne deve ragionevolmente fare, le calze vanno bene. Ma per ottenere l'equiparazione alle catene bisogna superare anche le minime perplessità tecniche, che poi sono quelle che finora hanno chiuso le porte a un riconoscimento nella normativa tecnica. Sulla quale si basa poi quella burocratico-amministrativa.