Capre in autostrada, Polizia alla caccia. Scene dai 70 anni della Stradale

Capre in autostrada, ieri sul tormentato tratto genovese dell’A7. Nel filmato messo a disposizione dalla Polizia stradale di Genova, potete capire quanto è difficile dare la caccia a due capre che s’infilano in una galleria e possono tenere tutti in scacco, mentre inevitabilmente si forma una coda. A guardare alcuni momenti del filmato, viene anche da sorridere. Ma l’operazione è delicata. E non è nemmeno così rara: guardate che cosa era successo una decina d’anni fa sulla tangenziale di Bari (la strada Anas più trafficata d’Italia dopo il Raccordo anulare di Roma, anche se l’episodio di ieri sull’A7 è più grave perché sulle autostrade – per le quali le velocità consentite sono di solito più alte e quasi sempre occorre pagare un pedaggio il Codice della strada impone che ci sia una recinzione esterna, rivelatasi evidentemente inadeguata):

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Sono comunque le scene di vita quotidiana meno immaginabili dal pubblico, tra le tante che fanno parte dei 70 anni di storia della Polizia stradale appunto-stampa-28-novembre, le cui celebrazioni si sono chiuse ieri con la presentazione del francobollo dedicato.

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L’immagine che trovo più qualificante fra le tra raffigurate dal francobollo è la prima. Si ispira a una foto vera, scattata a Forlì a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta: un agente si prende cura di un padre accorso sul luogo di un incidente che gli ha appena portato via la giovane figlia. La foto originale l’ho vista per la prima volta in aprile a Milano, alla prima celebrazione dei 70 anni. Mi colpiva l’atteggiamento dell’agente, a metà fra il premuroso nell’assistenza e il risoluto per dare un minimo di forza a questo povero padre. Un’immagine di grande umanità. Un’umanità spontanea, perché all’epoca gli agenti non avevano la possibilità di frequentare corsi di psicologia come oggi. E perché spesso ci sfugge che una parte non secondaria del lavoro dei poliziotti è proprio quella di avvisare i parenti delle vittime. Una cosa tremenda per tutti, tanto da scioccare anche poliziotti abituati a tutto. E da essere uno dei temi portanti di un bel film che fa sicurezza stradale ma è un film vero, cioè l’opera di un artista degna di essere proiettata al cinema.

Sì, poi ci sono le multe. Quelle giuste, quelle sbagliate, quelle così così. Il prodotto di un Paese dove non si sa se siano peggio le condizioni delle strade, i comportamenti di chi le percorre o le norme che disciplinano (?) il tutto. Ma non di rado, tra le vittime (anche reali, morti veri) di questo sistema ci sono anche i poliziotti. Tanto che la Stradale ha da sempre il maggior numero di caduti in servizio di tutta la Polizia.