Sconti Telepass moto: forse aumenteranno le tariffe per auto e mezzi pesanti

Subito dopo i trionfalismi della prima ora – dati dalle dichiarazioni di chi ha pure dovuto ringraziare per “ottenere giustizia” e intestarsi come grande vittoria quello che in un mondo normale sarebbe solo una cosa normale cs-21-07-2017-v-2     27-07-2017-tariffa-diversa-2-ruote – i motociclisti hanno capito che dietro lo sconto del 33% sui pedaggi loro “riservato” dal 1° agosto ci sono vari dettagli che non convincono: dall’obbligo di farsi un nuovo Telepass dedicato per fruire di quella che per ora è solo una sperimentazione destinata a finire il 31 dicembre al fatto che si era partiti da una richiesta di sconto del 50% (in linea con quanto si fa all’estero). Ma questo non è ancora il peggio: c’è anche il rischio che questo sconto faccia rincarare i pedaggi per tutti gli altri.

Per capire perché, basta partire da una frasetta buttata in mezzo al comunicato ufficiale del ministero delle Infrastrutture che celebrava l’accordo e aggiungerci un paio di fatti recenti che dimostrano come vanno le cose in Italia quando ci sono di mezzo le concessioni autostradali.

La frasetta, messa alla quartultima riga e dunque visibile solo a chi ha avuto la pazienza di resistere alla liturgia delle dichiarazioni ufficiali profuse nel resto del comunicato, recita: “I  minori introiti di ogni concessionaria verranno rendicontati al Mit e verranno recuperati secondo quanto previsto dalle pattuizioni convenzionali”. Già, le pattuizioni convenzionali. Cioè quegli atti segreti con i quali lo Stato ha affidato le autostrade costruite non di rado coi propri soldi a società concessionarie ora largamente in mano a privati. Atti che per molti aspetti blindano gli interessi dei concessionari, che in cambio si impegnano a fare investimenti su cui lo Stato controlla poco (non si sa se perché abbia poco potere contrattuale per non spaventare gli investitori o perché voglia averne poco, a causa delle dinamiche del potere). Dunque, i gestori delle autostrade sono in condizione che permette loro di non rinunciare praticamente a nulla.

I due fatti recenti confermano proprio questo:

  • ai primi di luglio lo Stato italiano, dopo quasi un anno e mezzo di trattative con la Ue, è riuscito a spuntare un accordo di principio per prorogare (ancora) senza gara le concessioni autostradali, in modo da consentire agli attuali gestori di fare grandi opere da tempo incagliate (Gronda di Genova e completamento della Asti-Cuneo) spalmando nel tempo gli investimenti e i rincari tariffari ad essi collegati, in modo da renderli più “digeribili”;
  • quasi contemporaneamente, un altro gestore che non avrebbe benefici da questo accordo (Strada dei Parchi, che ha la Roma-L’Aquila-Teramo e non ha nuove costruzioni in ballo) ha ottenuto dal Tar del Lazio un adeguamento delle tariffe che erano state bloccate dal ministero delle Infrastrutture nel 2014 per venire incontro ai pendolari scontenti e colpiti dalla crisi.

Alla luce di questo, è chiaro che le concessionarie non fanno niente per niente. Quindi da una parte dovranno pur recuperare anche gli sconti che concedono ai motociclisti. Resta solo da chiedersi come lo faranno.

La risposta non c’è ancora, perché non c’è ancora nulla di definitivo e formalizzato. Teoricamente, si potrebbero fare tre ipotesi:

  • un altro contenzioso davanti a un Tar per recuperare il gettito degli sconti (magari senza tener conto che le agevolazioni, almeno in parte, si ripagano da sé, visto che attraggono in autostrada anche motociclisti – soprattutto pendolari – che oggi le evitano per evitare salassi);
  • un aumento delle tariffe degli altri veicoli, per compensare gli sconti ai motociclisti;
  • semplicemente, un mancato rinnovo degli sconti, al termine del breve periodo sperimentale, quando comunque in tasca ai gestori sarà arrivato qualcosa dall’aumento del traffico moto indotto dagli sconti e dalla stipula dei nuovi contratti Telepass.

Vi terrò aggiornati.

  • Maurizio Caprino |

    Con la differenza che nell’ultimo decennio le società di telecomunicazioni hanno subìto spesso perdite e hanno dovuto tagliare molto personale. Quale operatore autostradale si è dovuto ridurre a tanto?

  • IlPrincipeBrutto |

    E’ di ieri la notizia che il mancato introito derivato dall’abolizione del roaming verra’ semplicemente riversato in aumenti per tutti i clienti, compresi quelli che il roaming non lo utilizzano.
    .
    Per i pedaggi succedera’ la stessa cosa.
    .
    Piu’ liberalizzazioni per tutti!.
    .
    sicuri si diventa, Ride Safe.

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