Guidare su neve e ghiaccio richiede di andare come lumache, stare ben attenti a dove si mettono le ruote e anticipare un po’ i movimenti su volante e pedali (il veicolo reagisce in modo più lento e vago, un po’ come le barche). Ma con un’auto elettrica o ibrida queste cautele possono non bastare: va tenuto in conto anche l’effetto dei sistemi di recupero dell’energia. Che accentuano l’effetto-freno motore e possono attivarsi anche col semplice rilascio dell’acceleratore. Una caratteristica cui ci si abitua abbastanza presto, ma che in condizioni estreme come quelle delle bufere invernali può creare problemi. Soprattutto a chi finora ha sempre guidato un’auto del tipo più comune (motore a benzina, diesel o gas e cambio manuale). In ogni caso, quasi sempre lo si può minimizzare agendo sulle regolazioni della modalità di guida (per esempio Normal, Eco, Eco Pro), scegliendo quella che più riduce il recupero di energia.
Tutti problemi che si è posto il Touring Club Svizzero, che ha organizzato corsi specifici. Il primo ci sarà il 4 febbraio 2017 sulla pista ghiacciata «La Faverge» delle Diablerets.