L’autovelox spento perché manca un vigile preso in prestito

Non c’è pace l’autovelox, a Macchia d’Isernia: dopo le polemiche sul posizionamento della segnaletica obbligatoria di preavviso, era arrivata l’ora di trovare un vigile che rendesse legittimo il funzionamento dell’apparecchio: ci si è accorti che dal 2007 le postazioni completamente automatiche sono vietate sulle strade urbane ordinarie e che tale era da classificare la statale 85 nel punto in cui è installato lo strumento. D’altra parte, su queste bucce di banana di cui è disseminato il Codice della strada era caduto nientemeno che Matteo Renzi quando era sindaco di Firenze.

Ma a Macchia d’Isernia è più complicato: vigili non ce ne sono abbastanza e si è dovuta fare una convenzione con un Comune vicino, Castelpizzuto, per farsene “prestare” uno. Tempo pochi giorni e la convenzione viene rescissa. I motivi non vengono spiegati, ma si sospetta fosse illegittima.

Ora non resta che aspettare la prossima puntata di una telenovela iniziata nel 2012, quando si tentò un’iniziativa a cavallo tra sicurezza e business per far spuntare autovelox ai bordi dei tracciati più trafficati del Molise, una regione in cui anche le poche superstrade spesso non sembrano tali.

  • romano de luca |

    Associazione antimafia “Antonino Caponnetto”
    5 ore fa ·
    Associazione Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie
    “Antonino Caponnetto”
    “Altro” ed “Alto”
    http://www.comitato-antimafia-lt.org info@comitato-antimafia-lt.org
    ass.caponnetto@pec.it
    Tel. 3470515527
    Roma,29.12.2016
    Comunicato Stampa
    L’Associazione Antimafia A. Caponnetto esprime le più vive perplessità per la decisione adottata dal Prefetto di Isernia di confermare la validità dell’autorizzazione in merito all’ entrata in funzione dell’impianto Autovelox di Macchia d’Isernia. Come nostro compito statutario analizzeremo senza meno, anche con l’ ausilio del comitato scientifico della Associazione, tutta la documentazione inerente alla determinazione assunta, non escludendo a priori anche la possibilità di inoltrare un nuovo esposto. Allo stato non ci si può esimere dal lamentare il metodo operativo della Procura di Isernia , da cui aspettiamo delucidazioni, in merito a ben due esposti, ufficialmente ancora in itinere, rispetto alle vicende connesse all’ impianto installato in Macchia d’Isernia, presentati dalla struttura Molisana della Associazione, in cui si chiedeva l’avviso , in caso di richiesta di archiviazione , ai sensi dell’art 408 comma 2 del c.p.p.. codice procedura penale, che – secondo le intenzioni del legislatore – rende partecipe i cittadini e le Associazioni, con facoltà di intervento nelle vicende giudiziarie di rilievo sociale . Peraltro, quello dell’ autovelox di Macchia di Isernia, non è l’unico caso monitorato dalla Associazione; vi sono, in realtà, altri esposti per vicende afferenti fatti di rilievo anche penale di competenza della Procura isernina, da lungo tempo in fase di indagini, su cui, dato il tempo trascorso e tramite il legale dell’Associazione , chiederemo lumi nelle sedi opportune , ivi compreso il ricorso alla Procura Generale c/o la Corte di appello di Campobasso .Parimenti, in merito alle vicende in esame, questa Associazione , interesserà il proprio iscritto – On Cristian Iannuzzi – affinchè presenti una articolata interrogazione parlamentare al Ministri della Giustizia e dell’Interno onde chiedere un’ ispezione negli Uffici di Isernia.
    LA SEGRETERIA NAZIONALE

    Associazione contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”

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    Altre informazioni su COMITATO-ANTIMAFIA-LT.ORG

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