Da anni i costruttori di moto chiedono pedaggi più leggeri rispetto alle auto, eliminando l’attuale equiparazione, poco giustificata se si pensa ai minori pesi e ingombri delle due ruote. Ora l’Ancma (l’associazione dei costruttori) annuncia soddisfatta che al ministero delle Infrastrutture dovrebbero chiudere entro l’anno le procedure per risolvere il problema. Ma attenzione: il problema non sarà effettivamente risolto, perchè poi la palla passerà al ministero dell’Economia. Non solo: nelle pieghe delle dichiarazioni del viceministro delle Infrastrutture, Riccardo Nencini, s’intuisce che non sarà istituita una vera e propria classe tariffaria ad hoc per le moto separata da quella della auto, bensì ci sarà uno sconto di cui potrà fruire solo chi ha il Telepass. Che non è proprio diffusissimo tra i motociclisti, oltre a non essere gratis.
Diciamo comunque che potrebbe diventarlo: lo stesso Nencini dice che l’obiettivo principale dell’operazione è attrarre moto in autostrada per far diminuire l’incidentalità di questi veicoli, che sono tra le categorie più preoccupanti (sono fra quelle che più contribuiscono al peggioramento delle statistiche della sicurezza stradale, che nell’ultimo biennio hanno invertito una più che decennale tendenza al miglioramento).