Contrordine: chi non ha un’assicurazione Rc auto valida non riceverà più la lettera della Motorizzazione in cui lo si avvisa che risulta scoperto e lo si invita a mettersi in regola, Con una circolare del ministero dell’Interno, è diventato pubblico che la Motorizzazione – per una questione di costi – non spedirà le lettere, sostituite dalla possibilità per chiunque di consultare la propria posizione sul Portale dell’automobilista. Le forze di polizia, invece, potranno avere gratis accessi privilegiati alla banca dati che in un primo momento sembrava invece potessero avere solo a pagamento; in questo modo, potranno far funzionare gli apparecchi di controllo automatico, quando saranno omologati dal ministero delle Infrastrutture.
Ma già adesso ci sono apparecchi che, pur non potendo legalmente operare in modo completamente automatico (e quindi richiedendo la presenza di vigili pronti a fermare i veicoli segnalati dall’apparecchio come non in regola), fanno praticamente strage. Lo si è visto ovunque li si è usati sinora (le sperimentazioni sono iniziate circa sei mesi fa). L’unico limite è proprio nel fatto che i controlli automatici non sono ancora consentiti, per cui i vigili devono fermare subito i presunti trasgressori e perdere abbastanza tempo a fare i riscontri della segnalazione ricevuta dall’apparecchio. L’operazione non è rapida e nel frattempo passano altri che non sono in regola ma la fanno franca.
La dimostrazione viene da Verona, una delle prime città a partire con i controlli. Negli ultimi giorni, visto che le scuole sono ormai chiuse e quindi non richiedono più di essere presidiate, i vigili sono stati concentrati a lavorare sulla Rc auto. Risultato: in un solo giorno – martedì scorso – sono stati beccati in nove.
In teoria, sta per diventare possibile anche stanare i non assicurati, andando a fare riscontri all’indirizzo in cui risiedono: la Motorizzazione sta approntando i file con le liste dei veicoli senza copertura Rc auto, da spedire alle Prefetture, che a loro volta possono distribuirli ai corpi di polizia del loro territorio. Ma non converrà farlo: le liste non sono altro che una fotografia della situazione aggiornata alla metà di ogni mese. Prima che arrivino in mano agli agenti passano giorni e, anche ammettendo che ci siano tanti uomini per muoversi massicciamente, si rischia di arrivare a casa delle persone e scoprire che nel frattempo hanno già rinnovato la polizza. Senza contare i casi in cui il veicolo non esiste più oppure sta chiuso in garage e non circola mai.