La Ue decide su frenata automatica obbligatoria & c., le assicurazioni inglesi li incentivano e in Italia li ignora persino la Maserati

Sulle strade europee si muore sempre meno e le auto sono sempre più sicure, per cui c'è più allarme per pedoni, ciclisti e motociclisti. Ma resta il fatto che nel 2012 in tutto il continente sono morti 12mila occupanti di vetture e su questo sta battendo in queste settimane l'Etsc. L'obiettivo dell'organizzazione europea che si occupa di studi e campagne sulla sicurezza stradale in collegamento con le istituzioni nazionali è lo stesso che s'intravvedeva a fine marzo, quando sono arrivate le prime stime sulla riduzione della mortalità complessiva nel 2013 (-8%). E non è un obiettivo casuale casuale: aldilà del fatto che ci siamo impegnati nell'arduo compito di dimezzare entro il 2020 il numero di vittime del 2010 (già calato sensibilmente rispetto al 2001) e di arrivare praticamente a zero entro il 2050, questi sono mesi delicati per la Ue, che deve decidere quali dispositivi di sicurezza far montare obbligatoriamente sulle auto nuove dei prossimi anni.

Di fronte ad obiettivi e scelte così delicati e ambiziosi, l'Etsc nota che è assurdo che non aver ancora imposto l'obbligo di cicalini che suonano quando un passeggero non si allaccia le cinture: quelli che ci sono da anni riguardano perlopiù i soli posti anteriori e sappiamo che il problema dei passeggeri che muoiono sbalzati riguarda soprattutto chi siede dietro.

Il ragionamento dell'Etsc prosegue su altri cavalli di battaglia dell'organizzazione (eccesso di velocità e alcol). Noi, invece, approfondiamo il discorso sui nuovi dispositivi avanzati di sicurezza. Leggevo circa un mese fa che in Gran Bretagna le assicurazioni ne stanno incentivando la diffusione tenendone conto nelle tariffe: tra i criteri di personalizzazione tariffaria, hanno inserito anche la loro presenza a bordo. Gli inglesi sono sempre stati all'avanguardia nella personalizzazione. Resta da chiedersi quanto tempo dovremo ancora aspettare in Italia.

D'altra parte, il marchio italiano di maggior prestigio (Ferrari a parte) è la Maserati, impegnatissima a espandersi in segmenti mai toccati (berline sotto la Quattroporte) e suv e continua a non proporre sistemi avanzati: la nuovissima Ghibli che dovrebbe conquistare l'Europa ne è sprovvista, come la la nuova Quattroporte e la vecchia (che almeno aveva l'alibi di essere nata in anni meno "tecnologici" nei quali gli obblighi Ue erano solo una possibile prospettiva).

  • Charles |

    D’accordo mctarabini io ho appena finito di restaurare un auto ancora piu’ vecchia della sua 500 ed ora e’ finalmente pronta per fare eventi. Sono soddisfatto di come va e ringrazio tutti coloro coinvolti in questo progetto.
    La macchina in questione e’ un OSCA MT4!

  • pinco |

    Le macchine sono già lavatrici a 4 ruote e questo è il motivo per cui i giovani non prestano loro ormai quasi nessuna attenzione, se fate caso qui intervengono solo persone agéé.
    Io gli elettrodomestici li scelgo con un criterio semplicissimo, entro e prendo quella che costa meno, punto. Farò lo stesso con l’auto, del resto occasioni per usarla ce ne sono sempre meno.
    La vita è diventata virtuale, quindi è più sicura, ma sostanzialmente non esiste.

  • mctarabini |

    Che tristezza… premesso che nessuno vuole morire in auto, è sbagliato estremizzare tutto, sicurezza inclusa.
    Io guido una 500 (vecchia – quella di latta) non ha l’airbag, l’abs e tanti altri gadget che oggi giorno sembrano indispensabili.
    Mi muovo senza problemi e in sicurezza, armato di buon senso
    Presto le macchine saranno lavatrici con le ruote guidate da satelliti = 0 piacere di guida.

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