Oggi verso le 18 su Raiuno parleremo di una strage dimenticata nonostante sia l'incidente stradale più grave accaduto in Italia assieme al rogo del Traforo del Bianco: "La vita in diretta" racconterà le sofferenze dei sopravvissuti all'incidente del bus caduto dal viadotto Acqualonga della A16. Chi segue questo blog sa che qui quella strage non è stata dimenticata e che se quella gente soffre non è solo perché sul bus si sono rotti i freni, ma anche perché i guard-rail di quel viadotto non erano in buone condizioni, nonostante si fosse deciso di non cambiarli durante l'ammodernamento che Autostrade per l'Italia si era impegnata a fare per mantenere la concessione (e che il ministero non ha adeguatamente vigilato). Ammodernamento che paghiamo sotto forma di rincari dei pedaggi, probabilmente a un prezzo superiore al costo reale, dato il gioco dei subappalti.
Ma non è ancora tutto. Perché in autostrada non ci sono solo casi di guard-rail lasciati deteriorare o montati male: ci sono pure punti dove barriere non ce ne sono affatto, sostituite da semplici grate e ringhiere. Mi riferisco ai cavalcavia, come abbiamo dovuto ricordare due anni fa, quando una caduta da una strada provinciale sull'A1 a Parma fece tre morti. Ma non è stato l'unico caso: un episodio analogo è avvenuto sempre sull'A1, nel Napoletano. E il problema resta, perché non è nemmeno chiaro chi dovrebbe risolverlo.
Infatti, parliamo di autostrade costruite decenni fa, dove nel tempo si sono instaurate prassi senza particolari regole. Spesso queste prassi vedono occuparsi di questi cavalcavia il gestore dell'autostrada, nonostante a rigore la competenza sia dell'ente proprietario della strada sovrastante l'autostrada (quasi sempre il Comune o la Provincia).
Fino a quando il gestore dell'autostrada lo fa per autotutelarsi rispetto alle carenze altrui, tutto bene. Però poi si scopre che almeno in qualche caso ha avallato la situazione esistente, limitandosi a manutenzione e/o sostituzione e/o riverniciatura di grate e ringhiere. Senza quindi rimpiazzarle con guard-rail veri, come sarebbe necessario per evitare incidenti.
Per dovere di obiettività, va detto che il problema è più grave in autostrada, visto che paghiamo il pedaggio, ma non c'è solo in autostrada. Casi recenti hanno riguardato la Tangenziale Est di Roma (gestita dal Comune), sulla circonvallazione esterna di Napoli, a Somma Vesuviana e sull'ameno e "blasonato" Lago di Como.