Nuovi autovelox Milano accesi da oggi – Il Comune fa di tutto per pubblicizzarli e infatti la velocità è già scesa da giorni

Da domani si fa sul serio: il Comune di Milano fa scattare le sanzioni per chi viene beccato dai sette nuovi autovelox fissi, piazzati su alcuni viali nei mesi scorsi e accesi in via sperimentale dal 1° marzo. Prendere una multa sarà pressoché impossibile, almeno all'inizio: fino a mercoledì 12, in corrispondenza delle postazioni ci sarà una pattuglia a lampeggianti accesi.

Certo, poi la pattuglia non ci sarà più e ad avvisare resterà solo la segnaletica, che – almeno in qualche caso – è più o meno la stessa che c'è da anni e cioè quando le postazioni fisse erano solo un progetto e forse nemmeno quello. Inoltre, almeno per ora e per quel che può vedere un occhio inesperto, gli apparecchi hanno l'aspetto di semplici telecamere scure su pali altrettanto scuri, quindi senza alcun accorgimento particolare per renderli visibili come il Codice della strada impone.

Però, onestamente, sembra più una svista facilmente rimediabile che una trovata per fare cassa: il Comune sta ampiamente pubblicizzando i nuovi controlli. Utilizzando anche modalità innovative, che mi pare cerchino anche di risolvere il classico problema di quando si attiva una nuova postazione di controllo: i tamponamenti di chi non sa e/ non se ne accorge ai danni di chi invece sa e rallenta.

Infatti, da qualche giorno sono stati distribuiti volantini e sono stati messi cartelli gialli che avvisano dell'imminente attivazione degli apparecchi. E, da quello che ho visto, in effetti la velocità è stata abbassata già da molti guidatori, che poi finiscono col far rallentare pure chi è ancora ignaro o distratto. Buona operazione, quindi. Che riscatta gli errori degli anni Novanta, quando si fecero controlli mobili sui vialoni senza preavviso e, soprattutto, dopo aver abbassato alla chetichella il limite da 70 a 50 all'ora.

Poi ovviamente ci sarà sempre chi passa la notte "a briglie sciolte" o il forestiero che ci cascherà quando il cartelli sono stati tolti. Anzi, sarà ben più di un forestiero: gli apparecchi sono piazzati perlopiù su strade di grande scorrimento utilizzate da tantissime persone che capitano a Milano anche solo di passaggio e quindi saranno a rischio di multa quando il battage della comunicazione sarà finito. Ma non si può trovare una soluzione per tutti (se non quella di rendere più visibili gli apparecchi).

  • Carlo |

    Quando si pubblicizza un prodotto non ci si può limitare a decantare gli effetti benefici, ma come nei prodotti medicinali indicare anche le CONTROINDICAZIONI, ovvero se da uuna parte come dice il servizio, si ha una diminuzione della velocità, e qui ci sarebbe da vedere se la segnaletica è propria e conforme alle prescrizioni dell’art 2 del C.d.S. oppure è al ribasso per fare cassa. In ogni caso se da una parte la velocità media degli autoveicoli è diinuita, dall’altra sarebbe iopportuno verificare se l’apparatom è conforme alle prescrizioni di legge ovvero all’art 142 comma 6 del C.d.S che prescrive la “debita omologazione” il cui termine “debita” significa “rispettoso delle leggi”, in caso contrario ed io propendo per questa 2a ipotesi conoscendo le apparecchiature utilizzate si avrebbe una lucrazione nelle tasche degli ignari conducenti , con il loro relativo impoverimento ottenuto indebitamente ed in violazione della legge da parte di coloro che avrebbero per primi il compito di rispettarle, e solo dopo pretendere che altrim le rispettino

  • Luigi |

    Fare cassa! Fare cassa! per la classe politica parassitaria

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