Quanto ne sapete degli Its? Lo chiede il terzo e ultimo questionario in italiano dello studio internazionale Riderscan, ora online per essere compilato dai motociclisti (Download Com 1-14 – 24-2-14 – Riderscan). E me lo chiedo io, dopo aver visto un bel po' di guidatori mantenersi tranquillamente sulla corsia più a destra di un nuovissimo tunnel (quello che dalla primavera scorsa consente alla SS 36 di superare Monza) "nonostante la segnaletica lo vietasse". Aldilà della frase da prontuario dei verbali di polizia stradale, vuol dire che il modernissimo sistema "freccia e croce" (che prevede una serie fatta di file di segnali luminosi – uno sopra ogni corsia – ognuna a poche centinaia di metri dall'altra, per dirci in tempo reale se possiamo percorrerla o meno) non viene capito o non viene notato.
E allora mostriamo il "freccia e croce".
E spieghiamo che anch'esso è un Its (cioè un sistema intelligente che aiuta la gestione e la sicurezza del traffico) e viene utilizzato sempre più. Perché serve in due circostanze che ci vedremo davanti sempre più di frequente:
– le gallerie nuove o riqualificate in base all'ultima direttiva europea, che comunque non riusciremo a rispettare per tempo su tutto il territorio nazionale;
– i tratti con terza o quarta corsia dinamica, cioè ricavata a spese della corsia di emergenza dove si vuole ampliare un'autostrada ma non c'è spazio per farlo con tutti i crismi (c'è sull'A14 a Bologna, la stanno facendo per l'Expo 2015 sull'A4 a Milano).
Sono circostanze accomunate da un'esigenza: avere un sistema di videosorveglianza che controlli in tempo reale se qualche veicolo resta fermo su una corsia di marcia (cosa ben più probabile che in situazioni normali, mancando la corsia di emergenza) e avvisare immediatamente chi sopraggiunge, appunto con i segnali "freccia-croce". Nel caso delle corsie dinamiche, si aggiunge – quando non c'è troppo traffico - l'esigenza di comunicare che quella più a destra è chiusa perché può tornare momentaneamente a fungere da corsia di emergenza.
Il sistema, di per sé, non è infallibile: qualcuno può restare fermo proprio in prossimità del primo segnale. E la sorveglianza in sala operativa non sempre è attenta. Quando questi due problemi si mischiano insieme, ci può scappare il morto. E' già successo.
Se poi ci aggiungiamo l'ignoranza e la distrazione dei guidatori… Anche perché molti hanno preso la patente ben prima che il sistema "freccia e croce" facesse la sua apparizione nel programma d'esame.
E allora forse è opportuno fare almeno un po' di pubblicità-progresso. Altrimenti rischiamo di spendere invano i soldi necessari a mettere i segnali, i sistemi di videosorveglianza e le sale operative adeguate.