A memoria, è la prima volta che succede: al Festival di Sanremo fa capolino la sicurezza stradale, con Crash Art, un'opera d'arte piazzata davanti al teatro Ariston. Come altre opere del genere, la base è costituita dalle lamiere di un'auto tanto danneggiata in un incidente da essere quasi irriconoscibile (Download Sanremo – Crash Art).
L'iniziativa, di Aci e Rai Isoradio, colma un vuoto: a sanremo negli ultimi anni si è cercato di fare audience e di scrollarsi di dosso l'immagine "sono solo canzonette" facendo entrare nel menu del Festival anche l'attualità. Un'ibridazione discutibile (parlare di cose serie in uno scenario dove di serio ci sono solo gli interessi economici e l'impegno di chi ci lavora rischia di fuorviare la gente, possono passare messaggi semplicistici e distorti). Ma tant'è.
E allora ben venga anche la sicurezza stradale. Anche perché probabilmente non se n'era parlato nemmeno vent'anni fa, nel pieno della stagione delle "stragi del sabato sera", cioè quando il Paese prendeva coscienza di questo nuovo problema, che nasceva da un fenomeno di costume legato proprio alla musica. Dunque, da Sanremo sarebbero potuti partire messaggi studiati e calibrati sulla sicurezza stradale. Ma evidentemente i tempi non erano ancora maturi.
Ora speriamo che la sicurezza stradale venga "promossa" dalla piazza dell'Ariston al palco. E che nelle sempiterne immagini di divi e divetti che arrivano in auto all'Ariston si vedano un po' di cinture posteriori allacciate: lo sfarzo dell'ambientazione è troppo spesso pari all'ignoranza degli interpreti