Pacchetto Rc auto – Governo diviso, altro che sconti del 23%

Stupefacente. Se leggete il comunicato con cui ieri il Governo ha annunciato il disegno di legge col pacchetto Rc auto stralciato l’altro ieri dal decreto legge Destinazione Italia, vedete che lo presentano come una misura totalmente nuova, mentre invece al momento è solo un puro (e maldestro) copincolla del testo stralciato alla Camera, senza nemmeno il correttivo urgente che consentirebbe di sbloccare i controlli “automatici” antievasione. Poi c’è un furbesco richiamo a sconti del 23%, che non sono altro che la somma dei benefici già previsti dal Dl (e tutti da verificare nella pratica, si fa presto a fare sconti su prezzi preventivamente aumentati). E non una parola sullo stralcio. Perché sarebbe troppo imbarazzante: si sono trovati due sottosegretari dello stesso ministero a dire due cose diverse di fronte agli attoniti deputati della commissione Finanze. Aspetti comici a parte, l’episodio mostra che non sarà facile trovare un accordo politico sul pacchetto, per cui il comunicato governativo di ieri è ancor più ottimista di quel che sembra: il Ddl potrebbe restare a dormire nei cassetti di una commissione parlamentare anche fino alla fine naturale della legislatura.

Raccontiamo che cosa è accaduto il commissione l’altro ieri. Preso atto dell’impossibilità di trovare un accordo e del rischio che questi dissidi avrebbero potuto addirittura far affondare l’intero provvedimento, i relatori del Dl hanno proposto un emendamento che sopprimeva in blocco l’articolo 8. Cioè l’intero pacchetto Rc auto. Allora, come da prassi, prima di mettere ai voti l’emendamento, è stato chiesto il parere del Governo.
Di solito, l’Esecutivo è rappresentato da una sola persona, quasi sempre un sottosegretario. Stavolta di sottosegretari ce n’erano due: Claudio De Vincenti e Simona Vicari. Entrambi del ministero dello Sviluppo economico. Ed entrambi hanno parlato: De Vincenti per dirsi favorevole alla soppressione del pacchetto, la Vicari per dirsi contraria.

A quel punto, alcuni deputati hanno preso la parola, un po’ per accertarsi di aver capito bene e un po’ per gettare acqua sul fuoco. Il risultato è stato che la soppressione è passata. Ma a prezzo di rendere evidenti le tensioni all’interno del ministero, che covavano sin dalla prima scrittura del pacchetto, prima affidata alla Vicari e all’ultimo momento sottrattale dal ministro Flavio Zanonato e dal premier Enrico Letta per arrivare al testo che è entrato in vigore il 24 dicembre nell’ambito del decreto Destinazione Italia (Dl 145/2013).

Con queste premesse, vi stupisce se il Governo ieri ha annunciato di aver licenziato un disegno di legge e poi si scopre che non è ancora riuscito a cambiare di una virgola il testo accantonato dalla Camera?

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  • Fabrizio Premuti |

    Caro Maurizio, l’avrai già letto ma lo riposto anche qui per come ripreso dal settore.
    Continuano le prese di posizione riguardanti lo stralcio dal Dl Destinazione Italia dell’articolo 8, relativo alle materie in ambito Rc Auto. “Un teatrino troppe volte già visto, si alzano i toni ed invece di governare si torna nella totale nullità“, afferma Fabrizio Premuti, Presidente di Konsumer Italia.
    Konsumer Italia
    “Ed ora tornate a lamentarvi dei non assicurati, delle tariffe che non scendono, dei sinistri falsi e gonfiati: non accettiamo più questo teatrino della nullità in cui si scarica tutto e tutti, senza pensare alle conseguenze che pagano larghe fasce di popolazione triturate da un sistema assicurativo sulla Rc Auto che di fatto rende insostenibile adempiere ad un obbligo di legge”, si legge inoltre in una nota dell’associazione consumatori.
    “I cittadini del sud d’Italia sono stanchi di pagare rendite di posizione di fatto, coperte da una politica che assume l’atteggiamento dello struzzo impaurito, i cittadini del nord d’Italia sono stanchi di pagare per i sinistri dei non assicurati e per le inefficienze del sistema – prosegue la nota -. I consumatori vogliono subito una riforma che cambi il sistema del bonus malus, adotti i parametri risarcitori unici sul danno biologico e consideri gli assicurati per il loro vero rischio e non per il territorio in cui abitano“.
    “Se l’articolo 8 del decreto destinazione Italia sarà stralciato e non migliorato – conclude la nota di Konsumer Italia – cominceremo a chiederci tutti se questa politica è la nostra politica. Basta inciuci, è ora di affrontare i problemi degli italiani cominciando a farli risparmiare dove si può anche solo con un intervento normativo dedicato“.
    Poi, invece, non sono riusciti neanche a cambiare una virgola di quanto scritto prima, a mettersi d’accordo almeno per dare fumo agli occhi, se non è farsa questa!!! Ed ora credo proprio che di rc auto non se ne parlerà fin dopo le prossime elezioni politiche, troppe lobby e troppi interessi per rischiare quando potresti andare alle urne da un momento all’altro.

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