Ogni tanto in autostrada si vede un “rodeo”. E ieri ne è capitato uno: sull’A12, vicino allo svincolo di Genova Nervi, due cavalli di un vicino maneggio sono entrati in autostrada. Per fortuna la vigilanza ha funzionato, il traffico è stato bloccato e in poco tempo la Polizia stradale e gli addetti alla manutenzione di Autostrade per l’Italia hanno catturato i cavalli in fuga, senza che potessero fare danni a se stessi e agli ignari utenti dell’arteria.
Ma resta una domanda: com’erano le reti di recinzione dell’autostrada, se hanno permesso l’ingresso di due cavalli?
Ricordiamo che la presenza delle reti è richiesta dalla definizione stessa di autostrada: senza di quelle, l’arteria andrebbe declassata e addio pedaggi. Certamente, quindi, possiamo dire che le reti c’erano. Ma ci chiediamo se erano sufficientemente alte per impedire il salto di un cavallo, ipotesi non così remota in un punto dell’autostrada che passa vicino a un maneggio. La domanda viene anche dal fatto che non sarebbe la prima volta che si trovano reti inadeguate in zone dove ci sono cavalli: pochi mesi fa, Mi Manda Raitre affrontò (sia pure in modo confuso) due casi accaduti sull’Autosole nel Centro Italia.
Poi bisogna capire qual era lo stato di manutenzione della rete. So che è oggetto dei controlli periodici fatti dalla Svca (ex Ivca), la struttura ministeriale che dovrebbe fare da cane da guardia sui gestori autostradali. E che da oltre un anno non riesce nemmeno a mandare fuori i suoi ispettori…