Un mese fa denunciavamo il rischio di essere truffati da acquirenti-fantasma quando si mettono inserzioni sul web per vendere la propria auto usata. Ora arriva una notizia che può aiutare a non cascarci: l'Unione Nazionale Consumatori ha elaborato un indice per valutare se il prezzo di un'auto usata è congruo rispetto a quelle che sono le sue presumibili condizioni.
Si chiama Iup (indice di uso pregresso) ed è stato elaborato dal responsabile auto dell'associazione di consumatori, Raffaele Caracciolo, che da anni studia proprio la corrispondenza fra stato d'uso e quotazione del veicolo e offre ai commercianti un apposito programma per farsi apprezzare dai consumatori vendendo l'usato in modo trasparente (in un mercato che trasparente non è, nemmeno 12 anni dopo l'introduzione della garanzia europea obbligatoria per legge).
Certo, lo Iup serve più a valutare se il prezzo al quale viene messa in vendita un'auto è "giusto". Ma anche il venditore può orientarsi, di fronte a un potenziale acquirente che gli offre troppo o comunque non batte ciglio sul prezzo richiesto (per convincere il venditore a lasciargli la macchina, che tanto poi non gli pagherà): a volte c'è gente che, pur stupendosi, alla fine si convince di aver chiesto in prima battuta un prezzo troppo basso.