Chissà adesso che cosa succederà a chi si è fidato del sito ufficiale del Comune e dei tg locali: tutti riportano che l'accesso all'Area C di Milano tornerà ad essere a pagamento solo da domani, 7 gennaio, ma intanto gli abbonati che transitano sotto le telecamere ai varchi in questi giorni (di traffico per i saldi, peraltro) continuano a ricevere messaggi secondo cui al passaggio è stata scalata dalla tessera la somma dovuta. Solo un errore? Speriamo.
Perché nei giorni scorsi qualche display informava che invece la pausa festiva con ingresso gratis sarebbe durata solo fino a venerdì scorso, 3 gennaio. E quando si circola – salvo casi di emergenza - non valgono i comunicati stampa e le notizie fatte lanciare dai media, ma la segnaletica (secondo il Codice della strada, ogni ordinanza dell'ente proprietario va resa nota "con la prescritta segnaletica", salvo appunto casi di emergenza imprevista per la salute e l'incolumità delle persone). Nell'ambito della quale rientrano anche i display.
Quindi, a rigore, chi è entrato nell'Area C dal 4 in poi avrebbe dovuto pagare e, se non lo ha fatto, dovrebbe ricevere una multa. Potrà difendersi solo dimostrando di essere entrato nell'Area C da un varco il cui display confermava invece la gratuità dell'accesso anche al momento in cui è avvenuto.
Se vuole evitare quest'altro giro di disguidi e contenziosi, il Comune di Milano deve dare una controlalta al sistema, disattivandolo e scartando tutte le foto fatte in questi giorni a presunti trasgressori. Poi un altro comunicato stampa di chiarimenti e scuse sarebbe gradito.