Revisioni moto e infrazioni degli stranieri: l’Italia è virtuosa, la Ue un po’ meno

Per una volta, non siamo nella lista dei cattivi nella Ue. Il Parlamento europeo ha deciso di non rendere obbligatorie le revisioni per le moto, che in Italia si fanno da un decennio. Sono ben 16 gli Stati Ue dove l'obbligo non c'è ancora e tra questi sorprendentemente c'è la Francia, dove invece per le auto la revisione va fatta non solo alle normali scadenze, ma anche in occasione di un passaggio di proprietà.

Certo, la revisione non è tutto per la sicurezza di un veicolo: ci sono magagne che possono sfuggire al controllo, tanto più se fatto all'acqua di rose come troppo spesso si fa in Italia (per questo ad aprile dovremmo finalmente avere il Grande Fratello delle revisioni, Mctc Net 2). Però l'importanza dei guasti al veicolo tra le cause degli incidenti è sottovalutata per le due ruote.

Dunque, stavolta brava Italia. E brava anche perché a novembre ha avviato il recepimento della direttiva europea che dovrebbe rendere meno impossibile multare chi commette gravi infrazioni in un Paese diverso dal suo, anche se le novità saranno poco efficaci perché assicurano solo la notifica del verbale e non anche l'incasso della multa e l'applicazione delle sanzioni sulla patente.

  • ombrachecammina |

    ai tempi della evidente mancanza di buon senso e mancanza di consapevolezza dei piloti ( 2 o 4 ruote che siano), trovo le revisioni necessarie. Tale necessita’ dovrebbe essere mera formalita’ e non una scusa per far soldi di pochi. le revisioni annuali sono eccessive, ogni 2-3 anni sono buone, soprattuto per chi pensa vuole solo “girare la chiave” ed andare. per contro andrebbero bene pubblicizzate le difettosita’ riscontrate (i naggiutan alle rottamazioni “precoci”), indicando bene veicoli e costruttori al fine di infastidire chi crea prodotti “a scadenza”. Putroppo quelli che guidano ed usano veicoli consapevolmente sono pochi, in mezzo ad una moltitudine di “utenti”.

  • IlPrincipeBrutto |

    >> Però l’importanza dei guasti al veicolo tra le cause degli incidenti è sottovalutata per le due ruote.
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    Secondo il MAIDS, che in tema di incidenti a due ruote direi e’ una autorita’ riconosciuta, circa lo 0.7% di incidenti a due ruote sono dovuti ad avarie meccaniche.
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    Introdurre la revisione obbligatoria delle moto avrebbe quindi un impatto minimo sulla sicurezza dei motociclisti.
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    Avrebbe invece un impatto enorme sui bilanci di certe organizzazioni (DEKRA in primis) che spingono da anni a Bruxelles per render obbligatorio un business molto lucrativo.
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    La FFMC (Federetion Francaise Motards en Colere) si e’ battuta per anni contro l’introduzione della revisione obbligatoria, controbattendo cifra per cifra alla propaganda interessata di certe organizzazioni.
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    La mancata introduzione dell’obbligo di revisione e’ una vittoria per il buon senso. Il fatto che in Italia invece la si faccia da anni mi pare serva solo a ribadire la prontezza con la quale il nostro paese si piega a certi interessi.
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    sicuri si diventa, Ride Safe.
    PS
    Il dato del MAIDS e’ preso da: http://www.motomag.com/Pourquoi-s-opposer-au-controle-technique-moto.html

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