Il recente restyling della Giulietta ha portato poche novità, a parte una minore convenienza per il cliente che voglia qualche optional utile e importante per il tipo di macchina. Per esempio, è stata un'occasione persa per introdurre sistemi avanzati di assistenza alla guida, come quelli di frenata automatica in caso di emergenza. Ma ora arriva la notizia che la lacuna sarà colmata nel 2014: lo ha scoperto SicurAUTO.it nel corso di un'interessante visita al Centro sicurezza Fiat di Orbassano (dove finora non erano mai entrate telecamere al seguito di giornalisti). Si partirà, appunto, dalla Giulietta. Per poi arrivare a coprire altri modelli della produzione europea del gruppo Fiat.
Sulla Giulietta l'anno nuovo porterà anche la nuova versione del turbodiesel più potente, che col restyling dello scorso ottobre era stata accantonata. Avrà 175 cavalli (invece dei 170 precedenti) e, soprattutto, una coppia portata a 380 Nm da 350. Sarà accompagnato dal cambio Tct a doppia frizione, che così rientra nella gamma delle Giulietta a gasolio dopo essere stato anch'esso accantonato col restyling.
Interessante sarà vedere se anche per questo nuovo motore la Fiat deciderà di rinviare l'ingresso nella classe ambientale Euro 6, che sarà obbligatoria solo nel 2015 ma è già stata raggiunta dalla concorrente più diretta, la Volkswagen Golf.
Sia come sia, il restyling di ottobre – oltre che poco conveniente sul fronte di prezzi e accessori – può mettere fuori gioco chi pensa che le novità si concentrino in circostanze simili. Facendoli rischiare di comprare un'auto appena rinnovata che però avrà ulteriori novità di qui a qualche mese. E questa non è un politica simpatica verso il cliente.
PS: nell'articolo di SicurAUTO.it leggerete che la Fiat giustifica il suo ritardo ormai pesante nell'offrire sistemi di sicurezza avanzati con il fatto che essi non sono ancora pienamente affidabili. Questo è vero: basta vedere la marea di raccomandazioni che c'è sui libretti di uso e manutenzione dei modelli esteri che quei sistemi ce li hanno. Per esempio, sulle rivali Volkswagen si affrettano a precisare che la regolazione dinamica degli abbaglianti – nata per farvi viaggiare sempre con le luci di profondità accese, tanto ci pensa l'elettronica a ridurne o azzerare il fascio di luce quando si accorge che davanti ci sono altri veicoli – può fare le bizze se il parabrezza è sporco o danneggiato o in caso di pioggia e non funziona quando si tratta di evitare l'abbagliamento di un camionista che viaggia sull'eventuale carreggiata opposta o di un ciclista. A questo punto, vigilare sul corretto funzionamento del dispositivo potrebbe diventare più stressante che manovrare da soli la leva degli abbaglianti e l'unico vantaggio vero c'è nei momenti in cui il sistema, se funziona bene, copre la sola parte di abbaglianti che dà fastidio agli altri, quindi illumina sempre qualche metro in più rispetto ai semplici anabbaglianti.
Però tutto questo non toglie che la verità sui ritardi Fiat nei sistemi di sicurezza avanzata sia probabilmente un'altra: la carenza di soldi da investire, unita al fatto che la domanda del pubblico per questi sistemi non è proprio entusiastica, almeno dalle nostre parti. Parlare dell'inaffidabilità di questi sistemi serve soprattutto a coprire elegantemente i propri ritardi.