Archivio unico Motorizzazione-Pra: la legge di stabilità lo prevede, ma non si farà

Sembra incredibile, ma nessuno si lamenta dell'emendamento alla legge di stabilità che "istituisce" un archivio unico dei veicoli al posto dei due esistenti presso Motorizzazione e Pra. Anzi, arrivano applausi un po' da tutti: parti in causa (che normalmente sono contrapposte) e media. Allora c'è qualcosa che non funziona e la verità non si vede. Cerchiamo di vederla qui.

Il punto fondamentale è che l'emendamento, proposto dal semisconosciuto deputato triestino Ettore Rosato (Pd) e riformulato in commissione col benestare dello stesso onorevole, così com'è non vuol dire nulla. Quindi, se anche verrà mantenuto nel testo definitivo della legge (che è in travagliatissima gestazione proprio in queste ore), resterà con tutta probabilità lettera morta.

Infatti, si limita a dire che gli archivi si unificano, senza toccare gli articoli del Codice della strada e del regio decreto sul Pra che disciplinano l'attuale assetto (comprese le competenze, quindi i poteri e i compiti di Motorizzazione e Pra). Se ne deduce che quelli dovrebbero essere toccati dal regolamento ministeriale che – secondo l'emendamento – dovrebbe essere emanato entro 60 giorni. Ma può un regolamento cambiare una norma di rango superiore (in questo caso, una legge)? Certo che no. E allora scommettiamo che, se anche l'emendamento Rosato sopravviverà, il regolamento non arriverà? E, quand'anche arrivasse, bisognerebbe poi curare che i risparmi che la legge di stabilità mette come dichiarazione d'intenti ci siano davvero. Per esempio, razionalizzando gli archivi che le Regioni si sono fatte ognuna per sé per gestore il bollo auto (evviva il federalismo, se serve per moltiplicare spese e poteri!).

Quindi, gli applausi che leggiamo in questi giorni tra media e comunicati stampa sono fuori luogo. Resta solo da chiedersi se siano solo frutto di ignoranza o anche di convenienza.

  • giuseppe |

    in italia non cambierà mai niente e resterà tutto come prima perchè da noi si fanno solo chiacchiere e pochi fatti anzi niente.Il pra e intoccabile perchè ci mangiano tutti in senso di voti capitoo

  • Marco |

    Intanto va considerato che il PRA (pubblico registro automobilistico) ha un fondamento giuridico che proviene direttamente dal Codice Civile che prevede “il bene mobile registrato”, come esiste il catasto registro per i beni immobili, esiste il PRA per il bene mobile “autoveicolo”. Ai sensi dell’art. 2683 c.c. sono beni mobili registrati: Gli autoveicoli iscritti al PRA Le navi ed i galleggianti iscritti nei registri indicati dal codice della navigazione Gli aeromobili iscritti nel codice della navigazione Viceversa senza un PRA l’alternativa si baserebbe come per altri beni mobili sull’articolo 1153 del codice civile che testualmente dispone :” Colui al quale sono alienati BENI MOBILI da parte di chi non è il proprietario, ne acquista la proprietà mediante il POSSESSO, purchè sia in BUONA FEDE al momento della consegna e sussista un titolo idoneo al trasferimento della proprietà” .. ora con autoveicoli o mezzi pesanti o turistici che hanno valore di svariate centinaia di migliaia di euro, sembra assurdo pensare che siano trattati come frigoriferi, quale sicurezza sociale e quale controllo fiscale ci sarebbe. Il PRA costituisce il ruolo fiscale per 10 regioni italiane su cui riscuotono il bollo auto per un ammontare di circa 7 miliardi di euro. L’archivio nazionale dei veicoli e’ nato 70 anni dopo il PRA, a questo punto ci si dovrebbe chiedere quale sia eventualmente il doppione, ma l’archivio è’ nato solo ed esclusivamente con finalità’ tecniche. Il PRA assicura un gettito alle province tramite l’IPT (imposta provinciale di trascrizione) che è la parte più’ onerosa quando si presenta una pratica di trasferimento di proprietà’, consistendo nel 70% circa del totale. Il gettito IPT rappresenta la seconda o terza voce nelle entrate del bilancio delle province. Abolite queste l’IPT rappresenterà’ magari trasformata un importante gettito per qualche altro ente amministrativo territoriale. Non vado oltre se non evidenziando che l’ACI e quindi il PRA sono fuori dal bilancio consolidato dello Stato e non hanno trasferimenti, personale, locali apparato e gestione sono totalmente autofinanziati dal massimo di 26 euro degli emolumenti che l’utenza, quindi solo chi usufruisce del servizio, paga sulle pratiche presentate. Il PRA o l’ACI non pesano su chi non ha un auto o non ne ha mai avute, non pesano sulla fiscalità’ generale l’archivio nazionale dei veicoli invece è’ un apparato ministeriale che è’ iscritto come tutto il suo personale nel bilancio dello Stato. Qualsiasi accorpamento, se non quello da Stato verso Parastato (l’ACI e’ Ente Parastatale) rappresenterebbe una spesa in più’ nel bilancio statale. La stessa mobilità’ del personale ACI verso il ministero rappresenterebbe nuova assunzione per lo Stato con tutti i problemi dati dai vari vincoli assunzionali nelle leggi di stabilità’ degli ultimi anni. L’ACI ha gli sportelli del PRA in tutte le attuali province, e con i 26 euro di emolumento deciso da legge rappresenta l’elemento calmierante nel sistema delle agenzie di pratiche auto che fanno pagare per la stessa pratica per i diritti d’intermediazione dagli 80 ai 200 euro in più’ secondo le zone. In assenza di uno sportello pubblico dotato di POS che restituisce le pratiche nel giro di mezz’ora, ci dovremmo chiedere se le agenzie coordinate dalle loro organizzazioni di categoria che sono vere e proprie lobby parlamentari, non si organizzino in cartelli monopolizzando il mercato. Il PRA e l’ACI non pesano sulla finanza pubblica come sancisce la legge di conversione del DL 101/2013. Il personale ACI è fuori dal bilancio consolidato dello Stato quello della MCTC no, a voi le conclusioni

  • alba68 |

    Concordo con quanto scritto da Franco69….aggiungendo che anche nel caso della figuraccia di Bersani si parlava di doppioni! Già Perche si diceva che Il foglio complementare non è altro che un doppione del cdp….ci rendiamo conto?!!!

  • franco69 |

    Penso che l’On Rosato abbia fatto come Bersani quando tirò fuori dal cassetto la bozza impolverata preparata a doc dall’Unasca (una specie di associazione che rappresenta le agenzie di pratiche auto), la stessa gli procurò solo una pessima figura visto che la presentò senza accorgersi che il foglio complementare era stato superato dal cdp da dieci anni, come si puo’ presentare una proposta di legge senza documentarsi prima su cosa si ha davanti o quali siano le conseguenze. Io proporrei all’Onorevole promotore di passare una settimana in qualunque ufficio del PRA sono sicuro che cambierebbe idea sulla differenza tra il suo pensiero e la realtà…. le vere lobby sono l’unasca quattroruote e tutte le associazione che vogliono depredare il servizio pubblico a vantaggio delle società private (agenzie di pratiche auto)che spennano il cittadino……….

  • alba68 |

    Scusate tutti, mi permetto : ma il personale che fine fara’? perche ovunque si parla solo di migrazione dati mentre per cio’ che concerne le persone, che finora hanno espletato il proprio lavoro con tanta dedizione, impegno etc etc non vedo il minimo pensiero, nessuna volonta’ o preoccupazione….e’ veramente grave porre attenzione sui dati e non sulle persone che finora hanno costruito quei dati. Senza quest’ ultime non si starebbe a parlare di nulla….

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