Miracolo a Como. Il controllo della velocità media non costerà più alla Provincia 35 euro a verbale, ma solo 12. Come mai? E' bastato assegnare il secondo appalto a un fornitore meno esoso rispetto a quello cui fu affidato (in base a quali calcoli di convenienza per l'ente?) il primo, che aveva infatti suscitato polemiche la scorsa primavera grazie a un opportuno intervento del collega di Quattroruote, Mario Rossi.
Sul suo blog, Mario aveva fatto notare che per i primi due impianti (quattro portali Celeritas, messi sulla Lomazzo-Bizzarone) la Provincia non solo garantiva un canone mensile fisso al gestore (come vuole la legge), ma anche un compenso di 65 euro per ogni verbale. Un po' tanto, in rapporto al valore reale dei servizi che giustificano questo compenso. Lo schema è comunque quello usato dall'estate 2010 in varie parti d'Italia per eludere il divieto di compenso "a cottimo", affermato nettamente proprio in quel periodo dalla riforma del Codice della strada.
La novità, nel caso di Como, è che la Provincia riconosceva all'operatore privato anche compensi nel caso in cui le apparecchiature non sanzionassero nessuno o restassero inattive. Insomma, per questi operatori il rischio d'impresa è stato azzerato. Come sognano tutti gli imprenditori, ma solo pochi riescono a ottenere davvero. Nel caso di Como, gli imprenditori sono la cordata composta da Poste Tributi (gruppo Poste Italiane, che sfrutta tutte le occasioni di business possibili, facendosi forte anche della sua doppia veste pubblico-privata, un po' come fa l'Aci) e Safety 21 (società romana guidata da Gianluca Longo, che ha lavorato anche a Finmeccanica e alla Bee Team, società nella cui compagine c'era un big come Rocco Sabelli e che ha avuto un ruolo in una storia sui controlli di velocità che già ci aveva lasciato perplessi).
Ora che la Provincia ha aggiudicato a condizioni molto più convenienti (per lei) il secondo appalto per la rilevazione della velocità media, viene da chiedersi se ripeterebbe le stesse dichiarazioni con cui sei mesi fa difese le condizioni che accettò nel contratto con Poste Tributi e Safety 21.