La Volkswagen ha richiamato 2,6 milioni di veicoli in tutto il mondo, Europa compresa. Sembra un’enormità, ma per un costruttore che gioca per il primato planetario è una cosa normale.
Meno normale è la storia di uno dei due difetti che hanno portato al richiamo: i malfunzionamenti del celebrato cambio a doppia frizione Dsg, nella sua versione a sette marce che ha codice DQ200, che equipaggia come (costoso) optional molti modelli a benzina, tra cui la Golf. In un comunicato diffuso oggi, la Volkswagen ha dichiarato che c’è solo un problema elettrico e si è manifestato soprattutto in Cina e nel Sud-Est asiatico, a causa del caldo umido tipico dell’area. Però in quella zona un richiamo è stato deciso già in aprile e anche la temuta authority americana NHTSA ha finalmente chiuso il fascicolo che aveva aperto da tempo imponendo il richiamo. Ora infatti il richiamo viene esteso a tutto il mondo. Il costruttore minimizza, parlando soprattutto della necessità di soddisfare il cliente: in realtà risultano casi di vetture rimaste in folle, quindi con pericolo per la sicurezza. Che male c’è ad ammetterlo? Sarebbe solo un indice di serietà.
L’altro difetto che ha determinato il richiamo è la sostituzione di un fusibile dell’impianto luci, che tende a saltare. In Italia riguarda circa 14mila suv Tiguan, vendute tra il 2008 e il 2011.
I proprietari delle vetture saranno avvisati direttamente dal costruttore. Ma l’esperienza insegna che i disguidi postali e il mancato aggiornamento degli archivi lasciano sempre fuori qualcuno. Allora è bene consultare l’Albo ufficiale dei richiami tenuto dalla Motorizzazione. Fino a tutto il 14 novembre non era stato ancora aggiornato, ma dovrebbe esserlo a breve. Ecco il link per consultare tutti i richiami che riguardano la Volkswagen: http://www.mit.gov.it/mit/site.php?p=albric&o=vt&id_marca=92.