C’è stata una singolare polemica nei giorni scorsi, in Romagna: visto che da anni le leggi (e le direttive prefettizie) sempre più restrittive sui controlli di velocità impediscono di fatto ai Comuni di rilevare infrazioni sulla disastrata E45, c’è chi propone di fare super-controlli col Vergilius (nome dato dall’Anas all’ultima e meno costosa versione del Tutor) e di utilizzare i proventi per mettere in sicurezza questa superstrada fondamentale per l’Italia (ancor più fondamentale ora che, con la crisi, molti la utilizzano come alternativa all’autostrada, per risparmiare). Che male c’è?
Apparentemente nessuno: basterebbe solo far finalmente decollare il sistema disegnato tre anni fa dalla riforma del Codice della strada per assegnare metà dei proventi di queste multe all’ente proprietario della strada affinché la metta in sicurezza. Occorrerebbe qualche modifica al Codice della strada, ma se in vent’anni ne abbiamo fatte quasi un centinaio questo non è un gran problema. Al limite, ci sarebbe da eccepire sul fatto che a causa del dissesto ci sono limiti di velocità ridicoli e sembra beffardo far pagare i lavori di risanamento a chi, in fondo, percorre quella strada alla velocità che potrebbe essere legalmente tenuta se la strada stessa fosse in regola con i dettami di sicurezza. Ma non voglio entrare in questi ragionamenti: ognuno ha le sue opinioni su queste questioni.
Piuttosto, voglio farvi notare che un sistema Tutor (o Vergilius che dir si voglia) costa. Ben più degli autovelox comunali. Garantisce maggiiori possibilità di controllo, certo, ma in proporzione al costo non è detto che “convenga” così tanto. E poi: ha senso installarlo, sottraendo probabilmente soldi alla pronta messa in sicurezza della strada, ormai doverosa dopo anni di dissesto e lavori a intermittenza?
Non solo. Il dissesto fa sì che i limiti di velocità non siano uniformi lungo le tratte su cui eventualmente montare il Tutor, mentre questo sistema – visto che rileva soprattutto la velocità media – ha bisogno di limiti uniformi.
Infine, va considerato che sul capo del Tutor pendono lunghe e complicate storie di brevetti. Qualcuno dice pure che potrebbero essere annullate tutte le multe già comminate.
Un po’ di prudenza anche da parte dei controllori, dunque, non guasterebbe.