State seguendo la polemica sui nomi di alcune cime altoatesine? Ci si scanna sul fatto che debbano essere italiani o tedeschi e abbiamo un ministro e un presidente di Provincia autonoma che trattano in modo serrato su questo argomento che, con tutto il rispetto, non è fondamentale per un Paese allo sfascio come l'Italia. Su un altro fronte, dopo la parziale (e ancora promessa) abolizione dell'Imu,ci si scorna sulla questione ben più seria di trovare un assetto tributario per far quadrare i bilanci comunali. In mezzo a questi due estremi, che catalizzano l'attenzione della politica, c'è il nulla.
In questo nulla ci sono tanti problemi che riguardano noi guidatori e chi ci controlla. Per esempio, nessuno si è ancora preso la briga di scrivere se lo sconto del 30% sulle multe valga anche per i preavvisi di sosta vietata. Appurato che il ministero dell'Interno per ora non intende muoversi, ci si aspetterebbe una parola dall'Anci, l'associazione dei Comuni, che già altre volte si è pronunciata in materia di multe. E invece nulla.
Così i vigili si sentono soli, anche perché non hanno direttive nemmeno su altre questioni scottanti come la destinazione dei proventi autovelox e i costi per le visure delle targhe dei veicoli da sanzionare (che poi ricadono su chi riceve a casa i verbali delle relative infrazioni). E il malumore sale oltre il livello solito: ieri lo ha espresso www.poliziamunicipale.it. Domani a chi toccherà?