Mentre in Italia annuncia la messa in vendita della propria rete di distributori (margini troppo risicati per consumi in netto calo), in Germania la Shell fa pagare un euro a chi gonfia le gomme in alcune delle sue aree di servizio. Un balzello sperimentale, ma che fa comunque discutere: si teme che disincentivi la cura della pressione delle gomme. Una cosa di cui non c'è affatto bisogno, anzi: in Italia della pressione spesso non si prendono cura nemmeno i gommisti. Anche se va detto che spesso vige il sistema della mancia, per cui alla fine quell'euro lo si spende lo stesso.
In ogni caso, forse è più comodo spendere una quindicina di euro all'iper e comprare un piccolo compressore da tenere nel bagagliaio: basta sia per tenere la pressione giusta "rabboccando" in cinque minuti almeno una volta al mese quei pochi decimi che "si perdono per strada" sia per tirare avanti fino al primo gommista in caso di foratura non grave, evitando di dover montare il ruotino (quando c'è, visto che spesso è diventato optional e il vano ruota di scorta è usato dai costruttori per rimpolpare capacità del bagagliaio spesso carenti). Senza contare che così si possono gonfiare le gomme quando si vuole e quando è meglio. Quindi, a freddo (nell'area di servizio di solito si arriva a gomme calde, il che sballa le pressioni).
Poi occorre un buon manometro preciso e lì conviene spendere un po' di più: 30-50 euro, anche sul web presso siti specialistici. In ogni caso, si spende meno rispetto al centinaio di euro di un ruotino optional…