Una Settimana con i vigili a proteggere i pedoni. E le strisce pedonali?

Si avvicina la Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale (6-12 maggio) e iniziano a trapelare notizie sulle iniziative che vedremo in quei giorni. Non mancherà quella dell’Anci, l’associazione dei Comuni, che dall’anno scorso ha cominciato a organizzarsi per far recuperare un po’ d’immagine ai sindaci, sempre accusati di fare solo cassa con la scusa della sicurezza stradale.
Ovviamente a noi non interessa tanto l’immagine, quanto la realtà. Dunque va bene che l’Anci, assieme al ministero delle Infrastrutture, stiano cercando di stimolare i Comuni ad assumere impegni concreti almeno per la Settimana, come richiesto dalle Nazioni Unite.
 
Ad oggi hanno aderito varie amministrazioni comunali, tra cui quelle di Roma, Milano, Bologna e Torino. L’impegno che hanno preso è raccogliere alla fine della Settimana (come concordato con tutti gli altri Paesi) i dati degli incidenti che hanno coinvolto i pedoni.

Ovviamente, anche se non viene dichiarato in modo esplicito, l’intento dell’iniziativa non è solo statistico. Sembra chiaro che si cercherà in tutti i modi possibili di avere meno incidenti. Quindi, dovrebbe essere rafforzata la sorveglianza a protezione dei pedoni. Per esempio, in corrispondenza dei passaggi pedonali. E qualcuno potrebbe essere multato anche quando non dà la precedenza a un pedone che solo “si accinge ad attraversare”, come il Codice della strada prevede da tre anni con una modifica sostanzialmente inapplicabile e inapplicata.

Sarebbe ancora meglio se si cogliesse l’occasione almeno per dare una rinfrescata a tante strisce pedonali ormai sbiadite. Oppure verniciate male e ridotte peggio. O posizionate senza criterio: ce ne sono, come ha dimostrato più volte l’iniziativa Euro Test degli Automobile Club (e ciò in Italia è paradossale, perché i criteri di valutazione Euro Test sono stati partoriti proprio dal nostro Aci). Ma qui tocchiamo qui anche il delicato tasto degli appalti pubblici (e della relativa corruzione), riaffiorato non a caso la settimana scorsa (ancora una volta) a Milano (vedete su http://paoblog.net/2013/04/16/milano-buche/).

  • gasab |

    @cinico. Da quello che scrive mi par di capire che lei voleva attraversare una strada a scorrimento veloce, tipo tre o quattro corsie per parte. Nelle vicinanze vi era un semaforo pedonale o un passaggio protetto (ponticello o tunnel? Questo può saperlo solo lei. La prossima volta si ricordi di alzare il braccio, vedrà l’auto che rallenta, fare i fari e l’automobilista le farà un cenno con la mano come per dire, ti ho visto passa pure.

  • cinico |

    @gasab a Stoccarda quando una sola volta ho tentato di attraversare “all’italiana” i colleghi mi hanno salvato per miracolo da finire spazzolato in brandelli dal tergi di una VW.
    E nota bene che nessuno ha non dico frenato ma nemmeno sollevato il piede dall’acceleratore.
    Mi hanno spiegato i colleghi tedeschi che lì se ti fermi a far passare il pedone dove e quando lui non dovrebbe passare la polizia ti multa, come sempre quando hai la precedenza e non la eserciti.
    Certo poi sulle strisce sono regolarissimi, ma guidando a quel modo qui sarebbe una strage.
    Proprio stamattina ho trovato uno che attraversava in diagonale su una rotatoria (passare a 10 mt da lì sulle strisce delle confluenti non è cool..).
    La realtà è che un sistema complesso funziona solo se proprio tutti fanno la loro parte, se il vigile non multa il pedone o ciclista irregolare perché senza targa fermarli è fatica, ci si abitua ad attraversare alla dove e come capita e alla fine dopo aver dovuto fare lo slalom fra gente che ne fa di tutte tranne che quella giusta (tipo attraversare appena dà rosso a loro, vedo continuamente anche questo, ma fare la patente da pedone, no?) alla fine il veicolo tira dritto proprio alla strisce.

  • Renato58 |

    Segnalo che nel corso del finesettimana un innocente pedone che attendeva di attraversare un viale della residenziale zona Fiera di Milano è stato falciato dalla carambola tra una Panda (che non ha dato la precedenza) e un camion leggero.
    Non c’è solo il problema del rispetto dei pedoni ai passaggi, ma anche e spesso soprattutto delle velocità sproporzionate in ambito urbano; come dimostrano poi incidenti che catapultano auto e furgoni nelle facciate delle case. O fanno pure peggio, come nel caso citato. A quando un serio dispositivo di controllo delle velocità urbane?

  • Paoblog |

    Come e perchè “scatta” il passaggio da pedoni a pecoroni (e pure incivili)?
    °
    Tempo fa raccontavo un episodio fra i tanti, nel quale avevo notato che a seguito di un comportamento sbagliato da parte di un pedone, ecco che tutti gli altri in attesa sul marciapiede si adeguavano.
    °
    Ed è logico chiedersi perchè ci si debba sempre adeguare al peggio, piuttosto che comportarsi secondo il buonsenso ed il Codice della Strada.
    Vedi: http://paoblog.net/2013/01/29/incivili-19/

  • gasab |

    Cinico di nome e di fatto. In Germania, dove risiedo, dove non ci sono passaggi pedonali, basta alzare il braccio e l’automobilista si ferma. Non vedo mai le forze dell’ordine dirigere il traffico nei passaggi pedonali, se mai li trovo dopo 50/100 metri. Fermano l’auto che non ha dato la precedenza al pedone. Stranamente con targa italiana.

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