Chi si ricorda più l'uno-due che l'Antitrust assestò nel 2000 a petrolieri e assicuratori? Due sentenze epocali (e nemmeno del tutto condivisibili, scrissi subito nonostante il mio ruolo fosse di difensore dei consumatori), che ruppero l'"impunità" di due tra le categorie imprenditoriali più odiate dagli automobilisti, condannate per aver fatto cartello. A quel punto, si scatenò la domanda: "Ma io che per anni ho pagato di più per colpa di questo cartello ho diritto a essere risarcito dalle compagnie?".
Inizialmente sembrava proprio di no: il nostro sistema giuridico è troppo ingessato. Ma l'occasione era ghiotta e molte menti hanno iniziato a esercitarsi.
Fino al 2005, quando le Sezioni unite della Cassazione diedero ragione ai primi ardimentosi che avevano fatto causa alle compagnie. Ieri questo indirizzo è stato ribadito da un'ulteriore sentenza.
Attenzione, però. Non bisogna dimenticare che si ha diritto al risarcimento solo se si fa causa alla compagnia. Quindi, la condanna da parte dell'Antitrust non comporta che il diritto scatti automaticamente per tutti i consumatori.