Le principali attività degli uffici provinciali della Motorizzazione riguardano la sicurezza stradale e quindi sono da considerare esenti dai tagli agli straordinari imposti alla pubblica amministrazione dalle direttive europee sull'orario di lavoro, che non si applicano alle "materie di ordine e sicurezza pubblica". Così gli straordinari per esami patente, revisioni e controlli su strada dei mezzi pesanti vanno fatti. Si è preso la responsabilità di affermarlo, con una circolare chiara, Amedeo Fumero, capo del dipartimento Trasporti terrestri (da cui dipende la Motorizzazione). Ora però bisogna vedere se alla Funzione pubblica la penseranno allo stesso modo. In ballo c'è la paralisi dei servizi.
Infatti, la stessa circolare di Fumero ammette una "diffusa situazione di carenza di organico", che sta provocando "notevoli difficoltà operative nel territorio, che compromettono la corretta erogazione dei servizi all'utenza e i profili di sicurezza". Più chiaro di così… Anche se va detto che gli straordinari sono solo tamponi: la vera soluzione sta nel riorganizzare le procedure e la formazione dei dipendenti, per rendere tutto più efficiente, oggi che la tecnologia lo consente e la crisi impone di sciogliere anche i grumi di interesse che per decenni hanno frenato una riorganizzazione che avrebbe consentito a tutta la pubblica amministrazione di funzionare molto meglio.
Nel frattempo, accontentiamoci. Anche perché, con un colpo al cerchio e uno alla botte, è stato risolto pure il problema delle nuove sessioni d'esame, troppo lunghe per l'orario di lavoro degli esaminatori: i sindacati, che hanno posto il problema, stimavano che il tempo per ciascun candidato dovesse praticamente raddoppiare, sfiorando l'ora, ma ora una circolare dice salomonicamente che bisogna metterci 40 minuti.