Il balletto delle multe: vincerà chi vuole inasprirle o…

Venerdì scorso erano passati solo pochi giorni da quando l’Asaps (Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale) aveva chiesto al governo Monti di soprassedere al rincaro automatico delle multe che deve scattare il primo gennaio prossimo come ad ogni inizio di anno dispari (è l’adeguamento biennale all’inflazione imposto dall’articolo 195 del Codice della strada). L’Asaps, che si è sempre distinta per richieste di maggior severità, stavolta vuole “clemenza”, causa crisi. E il Governo come ha risposto? Ufficialmente non ha risposto. Ma, tra le pieghe del disegno di legge su infrastrutture e trasporti di cui ha iniziato l’esame appunto venerdì, ha inserito una delega a modificare ulteriormente il Codice della strada.

Indovinate che cosa c’è in questa delega. Sì, c’è un inasprimento, almeno per le infrazioni più gravi (non viene precisato quali). Viene previsto anche un generale riordino del sistema sanzionatorio, all’insegna di proporzionalità e ragionevolezza. Cose che sono mancate nell’ultimo decennio, quando si è legiferato prevalentemente in base all’emergenza e ai consensi del momento, finendo per punire più severamente ciò che andava “di moda” e si sono concessi alleggerimenti a prima vista immotivati.

Il Governo finirà di esaminare la delega nella prossima seduta del Consiglio dei ministri. Poi bisognerà vedere se davvero di qui a fine legislatura ci sarà il tempo per farla approvare dal Parlamento.

  • maxante |

    L’unico sistema sanzionatorio che ha un senso è quello adottato nei posti “civili” dove tutte le sanzioni sono adeguate e parametrizzate al proprio reddito dichiarato. Qui da noi tale sistema risulterebbe ridicolo in quanto più il reddito è alto più i veicoli o non sono intestati ai proprietari o in ogni caso gli stessi dichiarano redditi ridicoli, pertanto una norma ovvia ed adottata in molti paesi risulta inapplicabile. Proseguendo nell’utopia andrebbe perseguita una campagna di razionalizzazione dei limiti e di repressione di tutti i comportamenti di guida inadeguati che rendono “pericolosa” la circolazione delegando alle forze dell’ordine il compito di fermare, controllare e sanzionare i trasgressori e rimettendo ai giudici solo i casi particolari degni di nota.

  • giancar |

    Il perverso ed automatico meccanismo che aggiorna gli importi delle sanzioni al costo della vita, ogni due anni, deve essere fermato.
    Le sanzioni pecuniarie devono essere diminuite in toto come pure le sanzioni accessorie.
    Così alte servono solo a scoraggiare chi fa i controlli che non sempre se la sente di dissanguare padri e madri di famiglia.
    Molto meglio agire sul fronte del pagamento:
    1. Inasprire e rendere meno appetibile il sistema dei ricorsi.
    2. Abbandonare il raddoppio automatico delle sanzioni dopo il 60° giorno. Prevedere un incremento marginale e graduale fino allo scadere dell’anno, solo dopo il raddoppio, un pò come succede per la tassa di proprietà.
    3. Lavori di pubblica utilità, da fare la domenica, per chi non vuole e non può pagare. Carcere dalle otto di sera alle sei di mattina per chi non si presenta ai lavori.

  • ombrachecammina |

    (e scusate la provocazione) Infragere il CdS, come al solito, sara’ uno sport per ricchi o nullatenenti, mentre gli occasionali rischieranno la confisca della casa per superamento della riga di mezzeria (?!?!)

  • flori2 |

    Io vorrei vedere quanti si azzarderebbero a superare il limite di velocità di 6km/h se la multa fosse di 500 o 1000€

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