Ma voi lo sapevate che ora anche le microimprese hanno diritto alla garanzia esattamente come i privati cittadini? Lo ha sancito il Dl liberalizzazioni a inizio anno. Una svolta che finalmente recepisce le raccomandazioni delle Ue e che nel mondo dell'auto non fa cambiare nulla, almeno in apparenza: i costruttori non hanno quasi mai differenziato i clienti "professionali" (imprese, artigiani, professionisti) dai normali consumatori. Ma c'è un particolare che segna una rivoluzione: microimprese sono anche i piccoli salonisti. Cioè quei commercianti, presenti soprattutto nei paesi, che vendono usato e storicamente sulle garanzie non sono certo gli operatori più irreprensibili. Ora potranno rivalersi sui "grossisti" da cui si approvvigionano e ciò dovrebbe tutelare maggiormente i loro clienti.
Confesso di non essermi accorto di questa rivoluzione: me l'ha fatta notare Raffaele Caracciolo, che giusto stamattina ha annunciato ufficialmente il suo passaggio all'Unc (Unione nazionale consumatori), naturalmente come esperto del settore auto. Mi aveva telefonato quest'estate e mi sono precipitato a inserire questa sua intuizione sul libro "L'auto", il tredicesimo della collana "La tua economia" del Sole 24 Ore. Lo troverete in edicola (solo) domani, a mezzo euro in più rispetto al prezzo del quotidiano.
Ma nel libro la parte del leone la fanno i carburanti: il caro-accise ha davvero lasciato il segno nelle abitudini degli italiani. Sia per la limitazione degli spostamenti (ora tutti se ne lamentano, ma non si diceva che ci sono troppo traffico e smog e che l'unico modo per abbatterli era portare la benzina a 5 euro al litro?) sia per l'attenzione ai prezzi e l'improvviso, tardivo amore per il self-service. In questo campo, il Dl liberalizzazioni è in larga parte inattuato. Ma la crisi ha comunque reso serrata la concorrenza. E allora occhio ai prezzi.