Mentre in Parlamento si pensa di semplificare i controlli antidroga per poterne fare di più, la Procura di Milano ci ricorda che accertare se un conducente è sotto l'effetto di stupefacenti è cosa seria e complicata. Le due cose non sono in contraddizione, anzi: il Parlamento vuol semplificare perché si sa che gli accertamenti per documentare la condizione di "sotto effetto" sono laboriosi e, visto che spesso non si riesce a effettuarli in tempo utile, vorrebbe fare in modo che le pesanti sanzioni previste possano scattare semplicemente se uno ha droga nell'organismo, anche se non sta più facendo effetto e quindi non crea particolari pericoli nella guida.
A Milano si sta cercando invece di risolvere il problema degli accertamenti del "sotto effetto" facendo in modo che gli ospedali riservino una corsia preferenziale per questi test.
Così è stato siglato un protocollo d'intesa in cui la Regione Lombardia s'impegna a organizzare gli ospedali in questo modo. La Procura di Milano ha diramato un avviso alle forze dell'ordine per comunicare l'avvio del nuovo sistema. Speriamo che ne sentano i benefici: oggi spesso le pattuglie che accompagnano un guidatore sospetto in ospedale passano ore con lui in attesa che venga effettuato l'esame del sangue.