Guida col braccio fuori dal finestrino: ecco tutti i rischi

Si dice che il climatizzatore in auto aumenti la sicurezza, perché mantiene temperatura e umidità a livelli confortevoli per il guidatore. Ma c'è dell'altro e lo si è visto ieri nel Milanese: un uomo ha perso un braccio mentre guidava tenendolo fuori dal finestrino. Una cattiva abitudine dilagante fino agli anni Ottanta e poi ridimensionata proprio dai climatizzatori diventati via via più diffusi, fino ad essere di serie praticamente su tutte le auto a partire da una decina d'anni fa. Tanto che oggi i finestrini aperti si tengono solo nei primi minuti di marcia per far uscire il calore accumulato dopo una lunga sosta al sole. Oppure quando a bordo ci sono fumatori o persone che stanno male al chiuso.

Ammettiamo però che questi sono casi-limite, capitati a persone particolarmente sfortunate. Ciò non toglie che la perdita di un braccio sia solo la conseguenza più orrenda, mentre ce ne sono altre di cui non si parla mai.

La più evidente è che si tiene il volante con una sola mano, per cui non si tiene il controllo del veicolo (ammesso che ci si riesca anche con due mani e su molti guidatori permettetemi di esprimere i miei dubbi). Il bello è che si può essere multati per omesso controllo del veicolo: se si perde la traiettoria anche per un attimo, questa è una violazione facilissima da accertare. Eppure chi guida così passa tranquillamente davanti a vigili e pattuglie, mentre se parlasse al cellulare lascerebbe cadere l'apparecchio, terrorizzato dalla paura di essere fermato.

L'altro problema è che possono entrare nell'abitacolo insetti anche grandi, di cui molti hanno paura. E in questi casi l'incidente è davvero dietro l'angolo.