Non è la prima volta che vengono fuori trucchi nei nuovi esami per la patente: essendo accentrati nelle aule della Motorizzazione, è più facile scoprirli, perché in pratica l'unico modo per superare i test di teoria informatizzati è tenersi in contatto con suggeritori appostati giusto davanti all'edificio. Ma quello che è successo qualche giorno fa a Isernia va segnalato, perché dà l'idea di quanto si sia evoluta la tecnologia e di quanto sia importante il ruolo dei dipendenti onesti della Motorizzazione.
Quanto alla tecnologia, il candidato beccato a Isernia aveva una telecamerina nascosta nella camicia (per inquadrare la scheda con le domande) e due piccoli vibratori. Trasmettere l'immagine della scheda al suggeritore dà la certezza che questi legga bene i quesiti, mentre i due vibratori distinti sono azionati dal suggeritore e servono a indicare se per dare la risposta corretta va barrata la casella di sinistra o quella di destra. Un congegno a prova di errore (anche se bisogna capire se la trasmissione del segnale è possibile perché le apparecchiature sono ultraefficaci o perché le aule della Motorizzazione non sono ben schermate).
Ma bisogna pur sempre fare i conti con il comportamento degli uomini.
Così il personale della Motorizzazione si è accorto che quel candidato si muoveva in modo strano e hanno cominciato a insospettirsi. Quindi hanno fatto qualche verifica al volo e ne sono usciti dati "interessanti", che hanno consigliato di chiamare la Polizia. C'è voluto poco per individuare il furgoncino del suggeritore, messo a disposizione da un titolare di autoscuola già noto per operazioni poco chiare.
Ovviamente, se quei dipendenti della Motorizzazione si fossero comportati come quei loro colleghi "malleabili" di cui ogni tanto si legge nelle cronache, tutto questo non sarebbe emerso. Viva chi fa il suo dovere!