Aldilà delle dichiarazioni delle compagnie sulle vendite, c'è una cosa che dà l'esatta misura del successo dei maxi sconti sui carburanti nel weekend: il fatto di attirare anche gente che col self service proprio non ha nulla a che vedere. Gente impacciata, che nel migliore dei casi perde tempo facendo allungare le code (che quindi non sono dovute solo alla grande affluenza). Quando va male, mettono i soldi e non riescono a selezionare la colonnina giusta, restando senza rifornimento; poi iniziano la caccia allo scontrino che consente quantomeno di presentarsi l'indomani dal gestore a reclamare un rimborso per il combustibile pagato e non erogato.
Ma c'è anche di peggio, come ho visto l'altra sera a Pinerolo (Torino): ci si rende conto di aver sbagliato colonnina e ci si precipita a spostare l'auto vicino a quella giusta, ma dimenticandosi di aver già messo la pistola nel bocchettone. Risultato: la pistola strappata dal tubo vola per aria, il bocchettone dell'auto si rompe. Un bel danno e il rischio che qualcuno si faccia male (i rischi d'incendio, invece, sono minimi perché l'impianto è a prova di perdite).
Tutte queste cose dimostrano la tesi delle compagnie petrolifere: in Italia il self service è ancora poco diffuso perché la gente preferisce farsi servire. Ma ora i prezzi alle stelle e i maxi sconti del weekend sono l'occasione giusta per cambiare abitudini.