A Roma qualcosa si muove. Il Comune ha acquistato 15 Autovelox nuovi, versione top: sono i 105 SE, più efficaci della media perché individuano anche la corsia in cui hanno rilevato la violazione e quindi possono attribuirla anche in alcuni casi di passaggio di veicoli appaiati. Una bella spesa, ma probabilmente utile: a Roma, quando sulle cronache tiene banco un incidente mortale notturno sulle una delle tante strade larghe, si parla e straparla di controlli di velocità. Nel frattempo, però, non si trovano i soldi per eliminare definitivamente i rischi su via del Foro Italico, dove da sempre mancano i guard-rail.
Dopo l'ultimo incidente mortale, a gennaio il Comune aveva finalmente riconosciuto la pericolosità della situazione e si era impegnato a intervenire. A febbraio, in una lettera "contrita" (Scarica Lettera impegno U O Manutenzione strade) al consigliere municipale Massimo Inches (che ha sollevato il caso), ha anche annunciato di aver avviato la progettazione preliminare della messa a norma di quel tratto. Ma in quella stessa lettera precisava che per quell'intervento, nel Piano degli investimenti 2011-2013, non si riesce a trovare un centesimo. Così la lettera prosegue in modo vago, citando la manutenzione ordinaria. Forse la vaghezza è dovuta al fatto che, per trovare risorsa, si cercherebbe di far passare per manutenzione ordinaria lavori che invece sono più strutturali.
Insomma, un artificio a fin di bene. Necessario. Perché stavolta è addirittura il Comune, in quella stessa lettera, a dichiarare che quei lavori sono urgenti. Ora bisognerà vedere che cosa ne penserà la Procura di Roma: la segnalazione di Inches al ministero delle Infrastrutture è stata girata ai pm. Forse è solo un atto dovuto. O forse no.