Vediamo se oggi sarà la volta buona: dopo dieci giorni dalla sua approvazione in Consiglio dei ministri, nemmeno ieri sera il decreto legge sulle semplificazioni è stato pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale". Un caso anomalo, nella pur tormentata e controversa storia della legiferazione d'urgenza in Italia: a memoria mia (ultimi 15 anni, quindi), nemmeno provvedimenti più delicati e sui quali manine e manone hanno continuato a "operare" pure dopo il Consiglio hanno tardato così tanto. D'altra parte, anche nelle materie che ci riguardano strettamente ci sono novità che toccano molti, troppi interessi.
Mi riferisco soprattutto all'apertura delle visite d'idoneità per la patente anche ai medici di base. Un'apertura comparsa e scomparsa più volte, nel susseguirsi delle bozze delle ultime due settimane. D'altra parte, si sa da sempre che il "mercato" delle visite per la patente fa gola a molti e per questo le categorie di medici attualmente abilitate (sostanzialmente quelli delle Asl, delle Ferrovie e quelli militari e dipendenti dal ministero dell'Interno) sono sempre state molto attente a non far entrare altri.
Le ultime bozze dicono che ci sono riuscite anche stavolta. Il che significa che continuerà a non esserci molta comodità per il cittadino, salvo rivolgersi a un'agenzia di pratiche o a un'autoscuola vicino a casa, presso cui opera. privatamente uno di questi medici abilitati. In teoria, il medico di base avrebbe consentito di rinunciare al certificato anamnestico, reintrodotto dalla riforma del Codice un anno e mezzo fa perché gli altri sanitari non conoscono il paziente e quindi possono farsi sfuggire tante malattie che non si vedono ma inficiano le capacità di guida.
Il rovescio della medaglia sta nel fatto che il medico di base potrebbe essere spinto a essere molto indulgente nei confronti di una persona che si affida a lui da anni. Inoltre, le visite per la patente (pagate a parte, dall'interessato) potrebbero portare via tempo prezioso all'attività normale (quella che rientra nello stipendio) e quindi potrebbe capitare che da un medico di base poco organizzato si possa perdere un'intera mattinata persino per farsi prescrivere le proprie medicine di routine.