Che cosa pensare di Brindo con prudenza (Scarica BRINDO_Nazionale 15dic11), la campagna di controlli antialcol per le feste di fine anno messa in piedi per la sesta volta consecutiva da Polizia stradale, Fondazione Ania e Silb (che rappresenta i gestori dei locali da ballo)? La domanda è molto meno banale di quel che sembra. Perché non si tratta solo di dividersi sull'ormai consolidato meccanismo di funzionamento che si basa sul bastone e sulla carota: sanzioni come da legge (e ci mancherebbe!) ai guidatori ebbri e biglietti gratis per entrare in discoteca a quelli trovati sobri. Si tratta invece di riflettere su due aspetti, emersi a Napoli nella prima serata dell'edizione 2011: una percentuale di ebbri ben più bassa rispetto agli albori della guerra all'alcol (2007) e una quota non trascurabile di auto trovate con assicurazione falsa e/o revisione scaduta.
Quanto alla percentuale, siamo ormai assestati sul 5% (12 positivi, di cui 11 maschi, su 198 controllati): la metà rispetto ai risultati che erano comuni nel 2007. Ci piace credere che la gente (e soprattutto i giovani, dato che i controlli si sono fatti il sabato notte vicino a discoteche tra le più di moda della città) si sia data una regolata e in parte è certamente vero. Ma gioca anche il fatto che in queste occasioni le pattuglie si appostano in luoghi ormai conosciuti dal "popolo della notte", che quando sa di non essere in regola sceglie altre strade. Tra l'altro, le informazioni circolano molto: basta un cellulare. E riguardano anche farmaci che possono anche far passare indenni ai controlli, perché secondo qualcuno cancellrebbero i sintomi dell'ebbrezza (ma non i rischi d'incidente).
Non crediate che le forze dell'ordine non sappiano tutto questo: sempre più spesso sento di pattuglie piazzate dove la gente non se le aspetta (e infatti i commenti dei fermati non mancano…). Una strategia dispendiosa in termini di uomini, ma doverosa. Sarebbe bello se ne venissero resi noti i risultati, in modo da capire se e di quanto la percentuale dei positivi varia secondo il grado di prevedibilità del controllo.
Quanto alla mancanza di assicurazione, le infrazioni sabato sera a Napoli sono state di più: 20. Un dato da brivido, che conferma come il caro-Rc auto (dovuto alla bancarotta del sistema) sia diventato un problema sociale. Per chi non può permettersi una polizza e per l'ignaro cittadino che può essere investito da uno dei due-tre milioni di veicoli senza copertura assicurativa che ormai si stima circolino in tutta Italia.
Quanto alle revisioni, le infrazioni accertate sono state 10. Un dato meno preoccupante. Ma significativo, proprio per il fatto che ormai la gente che va nelle discoteche più alla moda sa di avere più probabilità di essere controllata. Dunque, può essere che tanti si dimentichino di non essere in regola con la revisione. Non vorrei che fosse anche il frutto del martellamento che stiamo tutti facendo sull'alcol, che non a caso gli italiani percepiscono come la prima causa degli incidenti (rapporto Aci-Censis 2010): può finire che tutti quelli che non bevono si sentano deresponsabilizzati, perché "i guai li combinano solo quelli che bevono".