Di San Marino si parla spesso come crocevia di imbrogli che favoriscono gli italiani più spregiudicati (a volte si può anche togliere la s iniziale). Si parla soprattutto di imbrogli fiscali (comprese le frodi Iva sulle auto), ma ormai in questi discorsi fa capolino anche la questione degli italiani che girano con vetture – preferibilmente di lusso – targate San Marino per sfuggire non solo al fisco, ma anche alle multe. Sì, alle multe. Perché San Marino ha tanti accordi di cooperazione con le autorità italiane, ma ciò non garantisce che i nostri corpi di polizia riescano a incassare quanto richiesto ai proprietari di veicoli che risultano risiedere sul Titano. Anzi.
Le ultime statistiche sono apparse sul Resto del Carlino (grazie a Francesco Matera per la segnalazione), raccontate da uno sconsolato Vasco Talenti, comandante della Polizia municipale di Rimini: nel solo capoluogo romagnolo, dal 1° gennaio 2009, si sono incassati da soggetti sammarinesi solo 132mila euro (spesso relativi a verbali di anni precedenti), mentre altri 1.856.000 euro restano insoluti. In totale, nel periodo in esame le multe che riguardano veicoli con targa di San Marino sono state 24mila, circa il 10% di quelle comminate dai vigili riminesi. Considerando che non pochi tra quei veicoli sono in realtà guidati da italiani, il dato di un verbale su dieci è persino confortante.