Non ridete: la domanda che faccio nel titolo se l'è davvero posta un giudice di pace, quello di Cassano d'Adda. E si è anche dato una risposta, pare senza pensarci troppo su: no, non si può multare un nero che guida col cellulare in mano. E lo ha scritto chiaro nella sua sentenza.
Perché l'agente che accerta l'infrazione potrebbe essere tratto in inganno dal colore della sua pelle, straordinariamente simile a quello del telefonino.
Rendendosi conto di essere criticabile, il giudice ci ha messo solo una piccola pezza: nella sentenza ha incluso una (irrituale) raccomandazione al conducente affinché stia attento a dove tiene le mani quando guida, in modo da non dare più adito a situazioni equivoche. Mancava solo che lo invitasse ad acquistare un apparecchio bianco…
Tutto questo senza che al guidatore sia stato necessario nemmeno indicare un testimone o un altro elemento di riscontro. Mentre c'è gente che riceve multe da città dove non ha mai messo piede e non riesce a farsele annullare nemmeno con la dichiarazione di presenza sul posto di lavoro (perché essa non dimostra che l'interessato sia andato in ufficio col suo veicolo). Viva l'Italia!