Tutti a Catanzaro a prendere patente e abilitazione professionale: basta pagare…

Che ci facevano tante persone forestiere a Lamezia Terme a prendere la patente? E tanti mediorientali che d'italiano capivano ben poco, ma risultavano aver superato lo stesso gli esami per la licenza di guida. Domande che doverosamente la Polizia stradale calabrese si è posta, trovando la risposta che immaginate e che stamattina ha portato all'arresto – tra gli altri – dei direttori provinciali della Motorizzazione di Catanzaro e Reggio Calabria (Scarica Patenti e Adr facili Catanzaro POLIZIA GIUDIZIARIA ISOLA FELICE).

I più cinici diranno che sono cose normali e risapute. I più maligni aggiungeranno che alla Motorizzazione le mele marce non mancano mai. I più filosofi faranno invece notare che è la solita lotta tra il bene e il male, ricordando gli aspiranti candidati alla patente che si facevano suggerire le risposte dall'esterno e che sono stati beccati proprio grazie a dipendenti onesti e a certe procedure che la Motorizzazione stessa si è data. I più garantisti imploreranno di aspettare la fine dei processi che seguiranno l'operazione di stamattina.

Però bisogna fare un passo avanti. Perché nello scandalo calabrese emergono anche certificati Adr rilasciati "con disinvoltura". Se è accaduto anche questo, è una cosa gravissima: parliamo delle abilitazioni a condurre veicoli che trasportano merci pericolose, cioè bombe viaggianti che proprio per questo richiedono tante precauzioni supplementari.


E allora bisogna pensare a un sistema meno permeabile alla corruzione, che incombe un po' dappertutto. Per esempio, occorrono norme che consentano di sospendere o trasferire più facilmente i dipendenti pubblici sospettati di infedeltà, occorrono dirigenti con il coraggio di applicarle e uffici delle Province che vigilino effettivamente sulle autoscuole (tra le quali c'è l'altro polo della corruzione, che vive in simbiosi coi dipendenti pubblici infedeli). Altrimenti si ripeteranno scandali come questo calabrese e quello emerso l'anno scorso a Foggia, che è lo specchio di tutti i mali del sistema.

  • Domenico |

    B.g. sig. Caprino.
    Continuo a sostenere che non solo politicamente ma anche a livello dirigenziale è necessario rivoluzionare lo Stato.
    Lei che conosce bene l’ambiente specifico (motorizzazione) è a conoscenza del fatto che il problema è proprio dirigenziale a tutti i livelli.
    Se il leader di un gruppo esprime, in atti e fatti, linee comportamentali basate su ONESTA’ e RISPETTO DELLE NORME, tali episodi (che potrebbero succedere lo stesso) rimarrebbero episodi isolati (poche mele marce).
    La mia paura è che, in generale, con questo marciume è difficile per chi onestamente svolge la propria azione quotidiana, continuare a farlo.
    Ma mi scusi, in Calabria, non era già stata propsettata una situazione critica (ai dirigenti generali del Ministero), analogamente ad altre Regioni e Province.
    Domanda quali (e se quanti), sono stati gli interventi a livello centrale per risolvere questi problemi (nota non facciamoci prendere il giro da telecamere su sale esami o black box?

  • umberto d |

    Sembra impossibile che queste vicende si ripetano in continuazione nel nostro Paese. Come la si vuol mettere, in ogni settore ne accadono di tutti i colori…

  • RPedrocchi |

    Il trasferimento dei dipendenti infedeli non è una soluzione è solo il modo per “spalmare” il malaffare su tutte le altre province.
    [risponde Maurizio Caprino] Vero, lo dimostra la storia. Però io mi riferivo a trasferimenti temporanei, fino alla conclusione dei procedimenti (che ci si augura rapidi): in caso di assoluzione, con reintegro immediato nella sede di provenienza; in caso di condanna, licenziamento e basta. Quindi la permanenza fuori dovrebbe durare tanto poco da non permettere che il disonesto “si organizzi” anche in un’altra città.

  • 59Raf |

    …… Basta !!!! non se ne puo’ piu’ di queste vicende !!!!

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