Molti autovelox, pochi agenti. Ma la pattuglia ci vuole sempre

Le sensazioni, vecchie di decenni, ora sono confortate puntualmente dai numeri: l'ultimo  rapporto Aci sulle polizie locali (Scarica Report Fondazione Caracciolo Polizia Locale in Italia) conferma che al Nord ci sono più apparecchi automatici che al Sud, dove invece c'è un numero un po' maggiore di agenti rispetto alla popolazione (spicca col 50% più della media nazionale la Sicilia, dove in generale i dipendenti pubblici sono tanti, a causa dello statuto speciale e del modo in cui la classe politica locale ne ha approfittato per raccogliere consensi). E non sembra un caso se il Veneto – da vent'anni uno dei principali teatri di proteste dei cittadini multati – ha il rapporto agenti/abitanti più basso ed è secondo per dotazione di velocimetri, mentre la Sicilia ha la minor densità nazionale di rilevatori. Così come non appare casuale che dappertutto ci siano più velocimetri che etilometri: solo da un anno le sanzioni per guida in stato di ebbrezza vanno in parte anche ai Comuni (perché è stata depenalizzata la fascia di violazione più lieve e gli introiti da illeciti penali vanno sempre allo Stato).

Molti meno gli ausiliari del traffico, un po' ovunque.

Ma attenzione: pensare di sostituire completamente gli agenti con gli apparecchi automatici è una chimera. Certo, quando le postazioni fisse di controllo sono molto presenti ed estese, prima o poi la gente si adegua e le infrazioni si abbattono. Ma se invece ce ne sono poche, si torna a trasgredire appena se ne oltrepassa una. Non solo: ci sono sempre i più furbi che, per sfuggire ai controlli, fanno manovre strane e pericolose: da quelli che si spostano di corsia per non essere intercettati dalle spire di alcuni apparecchi di rilevazione a quelli che prendono contromano alcune strade per non passare sotto alle telecamere che sorvegliano gli accessi limitati ai centri storici, come accade per esempio a Verona.

Come si fa per debellare questi problemi? Per i rilevatori di velocità, si mettono spire o telecamere anche a sorvegliare altre corsie. Per gli accessi al centro la situazione è più complessa. Così a Verona si sono messi a fare appostamenti mirati, con vigili in carne e ossa. Guardacaso, sono gli stessi che indagano sugli italiani che girano con targa straniera per eludere le multe comminate con controlli automatici. A dimostrazione che l'intervento umano resta fondamentale.

Vi lascio al comunicato della Polizia municipale di Verona.

 

POLIZIA MUNICIPALE: CONTROLLI STRAORDINARI AI "FURBETTI" DELLA ZTL Non conosce soste l'attività di contrasto ai "furbetti" della Zona a Traffico Limitato, che accedono cioè all'area del centro storico senza averne titolo. Solo nel mese di ottobre, sono stati ben 53 i verbali contestati ad altrettanti automobilisti, sorpresi dagli agenti della Polizia municipale ad entrare in Ztl contromano: a ciascuno una sanzione di 154 euro e 4 punti decurtati dalla patente. "Uno dei nuovi modi di accedere alla Ztl spiega il Comandante Luigi Altamura- che ci è stato segnalato proprio in questi giorni, riguarda una manovra molto pericolosa per la sicurezza stradale, che consiste nell’accedere contromano in piazzetta Municipio per percorrere, sempre in contromano, il primo tratto di via Leoncino e piazza Mura Gallieno. Altre manovre pericolose sono state contestate in via Nizza, via Frangini e in via San Michele alla Porta.

 

Spesso i nostri agenti hanno constatato anche l'alta velocità proprio dove il limite è di 30 km/h". Prosegue poi l'attività di accertamento di targhe false o contraffatte: 6 gli automobilisti sanzionati nell’ultimo mese per aver nascosto la targa con adesivi e nastri. Un ventiduenne veronese ha modificato l'ultima lettera della targa tramutandola in una O: "un espediente ingenuo continua Altamura- visto che ogni agente sa perfettamente che tale lettera non esiste nell'ambito delle targhe nazionali". Il giovane, che era entrato in Ztl, ha già pagato i verbali compresi quelli per divieto di sosta. Sanzionati anche alcuni furgoni che tentavano di entrare con i portelloni aperti, per aggirare le telecamere.

Anche in questo caso, grazie all'aumento dei controlli sul City Logistic, sono stati scoperti e sanzionati. I controlli della Polizia municipale proseguiranno soprattutto nelle ore serali, quando molti giovani tentano di entrare nella Ztl violando le regole del codice della strada, ma mettendo a repentaglio la propria e l'altrui incolumità percorrendo contromano strade strette e con poco spazio di manovra.

 

  • carlo spaziani |

    effettivamente non c’è niente da ridere se non che per i costruttori di autovelox che hanno progettato e messo in commercio apparati NON OMOLOGATI dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e solo per la loro cassa ed i Comuni complici di questa situazione per le loro altrettanto casse
    Sono daccordissimio sull’utilizzo degli autovelox, ma solo nel rispetto della legge, ovvero solo se DEBITAMENTE OMOLOGATI come richiesto dall’art 142 comma 6 del C.d.S.. Pertanto in caso veniate multati è giusto chiedere che venga esibito il certificato previsto dall’art 192 comma 8 del reg. di esec. del C.d.S. in rif all’art 45 dello stesso C.d.S., ovvero di conformità al campione OMOLOGATO e non al campione approvato, oppure al campione depositato. In ogni caso per verificare il tutto richiedere anche il decreto ministeriale relativo all’apparato che dovrà riportare necessariamente OMOLOGATO, diversamente l’atto è illeggittimo nella sua stesura.
    Ulteriori aiuti sul sito http://www.autoveloxko.it

  • giancar |

    Non ci sarebbe da ridere Paolo.
    Quelli agenti verrebbero tacciati di voler far cassa e non di perseguire giustamente i furbi che se ne infischiano delle regole.
    Verrebbero probabilmente fotografati e messi su Youtube al pubblico libidrio. Le stesse foto verrebbero mostrate ai giudici di pace come corredo ai ricorsi per stigmatizzare l’inutilità della seconda postazione di controllo evidentemente li messa per persguitare i poveri ed onesti cittadini.
    E sai che festa ! Sai quanti furbi la farebbero di nuovo franca !
    No, non c’è proprio niente da ridere.

  • Paolo |

    Buongiorno.
    Si può aggiungere il fatto che spesso la posizione dei rilevatori automatici di velocità è decisa da autentici somari. Da qualche settimana ne è comparso uno lungo la strada che percorro andando in ufficio, piazzato in un tratto rettilineo prima di un gruppo di case con accessi pedonali e carrabili direttamente sulla strada. Ormai tutti coloro che percorrono abitualmente il tratto in questione hanno memorizzato la posizione del rilevatore e rallentano opportunamente quando ci passano davanti. Ma subito dopo accelerano e passano davanti alle case in velocità, a volte decisamente elevata. Si sentono tranquilli, perché hanno appena superato il rilevatore e sanno che non ne troveranno altri a breve distanza. Sarebbe stato meglio posizionare il rilevatore al centro del tratto fiancheggiato dalle case, non prima. Ancora meglio sarebbe se un giorno una pattuglia si mettesse con un autovelox mobile 200 metri dopo la postazione fissa. Ci sarebbe da ridere.
    Un saluto.

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