E poi dicono che gli italiani, almeno fuori città, sono diventati ligi nell'allacciare le cinture. Sta di fatto che in autostrada nell'ultima settimana ben 13 persone sono state sbalzate fuori dall'abitacolo, segno piuttosto evidente che non erano allacciate. C'era scritto stamattina su alcuni pannelli a messaggio variabile di Autostrade per l'Italia, che sta continuando nella bella iniziativa di cui vi scrivevo nel post dell'altro giorno.
Il punto vero è che gli italiani sono sì diventati ligi, ma solo dove è stato loro insegnato: sui posti anteriori. Su quelli posteriori, liberi tutti. Perché si sono persi vent'anni prima di iniziare a fare una campagna educativa col sigillo di un ministero. Eppure le campagne sono l'unica cosa che può funzionare per un problema del genere: inutile illudersi di fare multe, perché gli agenti molto spesso non possono vedere che cosa accade ai posti posteriori. E, anche quando fermano il veicolo, qualcuno può sempre dire di essersi slacciato in quel preciso istante, data la sosta imposta dall'alt dello stesso agente. Insomma, non se ne esce.
Peraltro, anche quando le auto sfilano loro accanto a bassa velocità, gli agenti troppo spesso nemmeno accennano a fare un gesto che inviti i passeggeri posteriori ad allacciarsi. Non parlo di quando devono badare ad altre infrazioni o situazioni, ma di quando vengono messi in un posto come mero segno di presenza, come per esempio alle transenne di una zona a traffico limitato che scatta nelle sere d'estate in una località turistica: costerebbe proprio tanto usare quella presenza anche per fare un po' di prevenzione?