Può sembrare meritoria. Una sorta di pubblicità-progresso. E invece, come segnala giustamente Paoblog, anche l'ultima campagna Fiat (stavolta per il marchio Jeep) lancia un messaggio sbagliato su come trasportare i bimbi in auto. Sì, perché sopra il perentorio e meritorio slogan "Allacciamo le cinture" fa vedere una bambina allacciata, ma con una cintura il cui attacco superiore è troppo alto per lei e quindi le fa passare il nastro non al centro della spalla ma sul collo. Quasi una ghigliottina, in caso di incidente frontale.
E il problema non è che l'attacco sia troppo alto in assoluto: succede anche questo ora che i costruttori stanno iniziando a risparmiare togliendo (ovviamente in silenzio) la regolazione in altezza (sostituita da un attacco che consente un certo gioco), ma qui stiamo parlando di cinture posteriori, che questa regolazione non l'hanno praticamente mai avuta.
In questo caso, il problema sta nel fatto che la bambina pare seduta direttamente sul sedile, senza il rialzo che consentirebbe di portarla a un'altezza compatibile con quella della cintura e del suo attacco. E il rialzo – che peraltro è solo per i più grandicelli (alti diciamo da un metro in su) è il minimo sindacale, giusto per essere in regola con la legge, ammesso che qualcuno controlli: anche per i bimbi già un po' cresciuti, l'optimum è un seggiolino (del gruppo III), che dà anche una protezione laterale (necessaria se non occupano il posto centrale, perché le vetture con airbag laterali posteriori sono pochissime – peraltro non Fiat – e li offrono perlopiù come optional).
Immagini come quella della pubblicità Jeep, allora, non sono una pubblicità-progresso, ma un banale specchio del Paese. Dove anche genitori coscienziosi e colti (ne conosco qualcuno) si pongono il problema di come trasportare correttamente i figli grandicelli, ma lo risolvono con la sola cintura, magari facendone passare la parte obliqua dietro la schiena del bimbo. Vedendo la pubblicità Jeep, oltre a essere invogliati a godere degli imperdibili "interni soft touch" e del "rivestimento dei sedili premium" (il vero oggetto del messaggio, riportato sotto l'esortazione a viaggiare allacciati), questi genitori si convinceranno che fanno bene a non usare il seggiolino.
Convinzione che può crollare in un attimo: basta un incidente frontale nemmeno tanto grave.