Oggi, per la prima volta nella complicata storia dell'infomobilità italiana, la conferenza stampa di presentazione delle misure per l'esodo estivo è stata unica: Anas e gestori autostradali hanno rinunciato a quella "rivalità" nota a tutti gli addetti ai lavori. Per il resto, novità "vere" non ce ne sono e i temi (che leggete nei comunicati stampa scaricabili qui sotto) sono un po' quelli che avevamo anticipato con Alessandro ferri sul Sole-24 Ore di lunedì scorso.
Scarica Comunicato stampa Esodo estivo 2011
Scarica ANAS Comunicato stampa Esodo estivo 2011
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Però un interessante spunto di riflessione c'è. Lo trovate nell'ultimo dei tre comunicati di qui sopra e riguarda la A3, cioè la Salerno-Reggio Calabria. Non voglio parlarvi delle solite diatribe sulla lunghezza dei lavori e del fatto che ci saranno code anche quest'anno: il primo esodo senza grandi disagi sarà probabilmente quello del 2013 e a questo dobbiamo abituarci, nonostante i progressi che si faranno man mano e il grande sforzo per limitare al minimo le code.
Piuttosto voglio prendere spunto dal fatto che l'Anas ribadisce un concetto fondamentale: la A3 sarà per buona parte del tracciato un'autostrada completamente nuova e non un semplice allargamento della vecchia. Sarà un banco di prova importante per le teorie sulla sicurezza stradale.
Infatti, la nuova A3 sarà finalmente in linea con le attuali norme di costruzione delle strade, in vigore da dieci anni: corsia di emergenza, curve ampie e con grande visibilità, pendenze dolci, carreggiata larga anche a parità di numero di corsie. Ovviamente tutte cose meritorie, ma che hanno una controindicazione: tolgono ai guidatori la sensazione della velocità (diventa quasi come guidare in pista, la cui larghezza "esagerata" dà la sensazione di essere quasi fermi anche quando si va a 200 all'ora). E manca il Tutor (che l'Anas dovrebbe sperimentare solo su tre statali, anche se nell'ultimo anno se n'è saputo poco), per cui in effetti c'è più possibilità di andare forte. Il vecchio tracciato, invece, incuteva timore, soprattutto con le sue curve strette e spesso cieche e con i discesoni, soprattutto su Sila e Aspromonte.
Segnatevi tutto questo, assieme a un appunto per il 2015, primo anno per il quale la nuova A3 sarà completa. Perché a quel punto potremo confrontare le stitistiche sugli incidenti su quell'autostrada e capire (anche se con un po' di fatica legata al trascorrere del tempo e all'influenza dei cantieri) se sul fronte della sicurezza hanno ragione le norme di costruzione (che impongono strade su cui guidare sia facile) o le teorie di chi pensa sia meglio un percorso che fa paura e quindi induce alla prudenza.