I trattori uccidono anche chi va in vacanza

Qualcuno si sarà anche fatto una risata. E, probabilmente, sotto sotto l'intento dei colleghi del "Corriere della Sera" era proprio questo: mettere sulla copertina del loro magazine di ieri un articolo sui troppi incidenti che capitano a chi va in trattore suona come pruriginoso. Il solito modo per farsi leggere, insomma. Ma il problema esiste. Guidare un trattore è molto più difficile di quanto si possa pensare: le foto e il testo di Paoblog rendono bene l'idea. E lo dimostra non solo il contenuto dell'articolo (i numeri censiti dall'Asaps e vittime anche famose, anche se non è citato il caso più clamoroso: l'incidente in cui incappò Niki Lauda, rimettendoci qualche costola). C'è anche il fatto che è stato reso obbligatorio il montaggio di protezioni (in pratica, come dei tettucci) per la testa, perché ribaltarsi non è raro, anche a quelle velocità: entranoo in gioco fattori come il baricentro, il terreno non regolare, l'inesperienza (chi mai pensa che pure per guidare il trattore occorre imparare?), la sottovalutazione.

Non basta: i trattori sono un problema anche per gli altri utenti della strada.


Ho ancora in mente le foto di un incidente costato la vita a un giovane motociclista ravennate sulla strada verso il Passo del Muraglione (Forlì): cadde e la sua testa fu schiacciata da un trattore sovraccarico (prassi molto diffusa, altro che tir!) e con impianto frenante irregolare. Se tutto fosse stato in regola, il trattore si sarebbe potuto fermare anche quelle decine di centimetri che sarebbero state sufficienti a salvare una vita.

Questi sono rischi che chi vive nelle metropoli nemmeno sospetta. Poi, quando è in vacanza o in gita, si ritrova su una strada secondaria a tu per tu col pericolo. Queste sono cose che solo gli "indigeni" sanno bene. Per tutti gli altri, ripropongo un post di quattro anni fa sui consigli "fuori ordinanza" per le vacanze: c'è anche quello di stare attenti ai trattori.

  • cantoniere |

    Il problema risiede nel fatto che sin da piccoli i figli di coloro che possiedono trattori si mettono alla gioda di questi bisonti della terra sin dall’età precose di 10anni. Tutti sanno che la guida del trattore in campagna é atto riservato a tutta la famiglia dei coltivatori delle terre. Nei poderi la Polstrada non entra mai! Ne tanto meno la Guardia Forestale ne tanto meno la Guardia Provinciale, Ittico e Venatoria. Occorre ribadire, ancora una volta col CdS che anche per i trattori occorre una patente, un corso, un’abilitazione al pari delle patenti superiori. E senza dubbio ….maggiori controlli anche nell’agro dei terreni agricoli di qualunque paese, contrada o città del Paese.

  • Paolo |

    Buongiorno.
    Credo che i trattori siano pericolosi in ogni caso, e per un motivo banale: sono lenti, viaggiano a non più di 40 Km/h anche se privi di rimorchio. Di conseguenza stimolano i conducenti dei veicoli che li seguono a sorpassarli prima possibile, anche quando la strada o le condizioni del traffico lo sconsigliano. Lo facco perfino io, che vado piano e cerco di sorpassare il meno possibile.
    Su strade extraurbane a una sola corsia per senso di marcia è spesso più pericoloso un veicolo lento, come un trattore o un piccolo motocarro, che viene sorpassato da tutti anche dove non si dovrebbe, di un veicolo veloce che però rimane nella propria corsia.
    Un saluto

  • Luca Stilli |

    Anche se passiamo quasi un terzo della nostra vita sulle strade, molto spesso ci dimentichiamo e sottovalutiamo quanto sia importante una corretta formazione prima di condurre un qualsiasi mezzo.
    Una seria professionalità deve essere una base comune a tutti i conducenti, a prescindere dal mezzo usato e la causalità.
    Grazie Maurizio dell’interessante articolo.
    Luca Stilli

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