Anche le auto elettriche possono prendere cinque stelle nei crash-test Euroncap. Parlo delle vetture elettriche-elettriche, perché le ibride ci erano già riuscite: la Toyota Prius è già alla seconda generazione che prende il massimo dei voti e l'ultima volta c'erano già i parametri attuali, più restrittivi e completi. I modelli che vanno a batteria, invece, finora si erano fermati a quattro. La nuova Nissan Leaf è invece arrivata a cinque, complice la sua maggior stazza rispetto ai modelli a batteria provati sinora.
Proprio quest'ultimo particolare ci dice che quella della Leaf sembra una prestazione destinata a essere eguagliata da pochi modelli. E poi questa prestazione non dice tutto.
Riguardo alla stazza, per le previsioni che si possono fare ora, le auto che vanno solo a batteria dovrebbero restare fondamentalmente delle utilitarie da città. Per tragitti più lunghi sembrano più indicate le elettriche "extended range" (come le sorelle Chevrolet Volt e Opel Ampera che stanno debuttando in questi mesi), che sono più grandi ma hanno comunque un motorino che gira per alimentare le batterie. In alternativa, potrebbero esserci modelli con fuel cell che producono elettricità alimentate da idrogeno, ma sono di là da venire e devono dimostrare che il serbatoio resiste bene agli urti (stivare l'idrogeno è molto complicato, soprattutto per temperature, pressioni e infiammabilità).
Riguardo al fatto che il crash test Euroncap non dice tutto, va detto che per accertarsi che l'impianto elettrico non dia problemi con tensioni elevate come quelle delle auto a batterie occorre un supplemento d'indagine, magari anche su un esemplare utilizzato a lungo e quindi usurato.