Ora è ufficiale: le sanzioni introdotte l'estate scorsa dalla riforma del Codice per chi investe un animale da compagnia e non lo soccorre sono rimaste solo sulla carta. Gli addetti ai lavori ne erano convinti sin dal primo momento (ci sono tante cose "più serie" da fare, soccorrere gli animali può anche far morire le persone, i proprietari stiano attenti loro a non far finire in strada le loro adorate bestiole e poi non è nemmeno chiaro quali siano esattamente quali siano gli animali da compagnia). Ma l'altro ieri una circolare del direttore della Polizia stradale ha confermato nero su bianco che si è fatto ben poco (a parte pochi casi finiti poi sui giornali).
Partendo da questo, la circolare ricorda che si può procedere esattamente come negli incidenti che coinvolgono solo veicoli e persone. Cioè anche senza multare il trasgressore sul posto: come in tutti gli incidenti, le responsabilità possono emergere chiaramente solo dopo che si sono raccolti tutti gli elementi e li si è valutati con calma in ufficio. Basterà per convincere gli agenti ad applicare queste sanzioni, che peraltro molti di loro avvertono come una pagliacciata?