Viva la sincerità! Mentre il presidente dell'Anci dichiara che i Comuni non vogliono fare cassa con i controlli di velocità (proprio lui che ci ha messo un anno per disattivare quello illegale che aveva in casa), in un paesino del Casertano la Giunta scrive papale palare che ha attivato una postazione fissa "per non aggravare la pressione fiscale" e riuscire lo stesso a far fronte alle spese (grazie a Emax per la segnalazione).
Il fatto è che mentire spudoratamente in pubblico è una pratica quotidiana. Soprattutto tra dirigenti e politici, cioè le persone che hanno più responsabilità e più devono rendere conto del loro operato. Più mentono e più si convincono di doverlo fare ancora, per non confessare le loro incapacità o più semplicemente la loro impotenza di fronte a problemi più grandi di loro: anche l'impotenza non si può ammettere, per paura di perdere le elezioni o la poltrona alla quale si è stati designati. Però, a furia di mentire, si perde il contatto con la realtà e il risultato è rovinoso.
In questo caso, i rischi sono due:
1. che la gente, vedendo chiaramente che la balla è grossa, non dia credibilità ai grandi personaggi nemmeno quando dicono il vero;
2. che si dimentichi che in effetti continuano ad esserci Comuni che con i controlli vogliono fare solo o prevalentemente sicurezza e operatori di polizia municipale che si sforzano per restare impermeabili rispetto alle pressioni di sindaci e assessori.