I collaudi dei prototipi si fanno anche su strada. Solo che qualcuno guida come in pista

Come credete che si facciano i collaudi dei prototipi dei modelli che arriveranno sul mercato? Certo, ci sono le piste, i laboratori, i centri prova integrati e pure le simulazioni al computer. Sempre più sofisticate, come ci raccontano i costruttori. Ma i test su strada, in qualsiasi condizione di traffico e di meteo, restano insostituibili. Finché si parla di sgambatine per saggiare se i sistemi di bordo tengono anche a temperature costantemente sottozero (come ho visto anche di recente a Livigno per le nuove Chrysler-Fiat che vengono presentate giusto oggi), tutto bene. Ma sappiate che – anche se nessuno ne parla più – i "tempi eroici" dei collaudatori lanciati su strada come si dovrebbe fare solo in pista non sono finiti.

Non ci credete? Allora leggete qua.


Lo spunto più recente lo dà SicurMOTO, che denuncia una situazione di illegalità che viene quasi richiesta dalle aziende ai collaudatori, ma tacitamente, per non compromettersi qualora succedesse qualcosa. In effetti anche a me risultava che fossero lontani i tempi in cui le multe venivano automaticamente pagate dalle aziende, anche perché oggi le sanzioni accessorie (quelle che incidono sulla patente) sono sempre di più.

Ma il problema non riguarda solo le moto: ci sono anche le auto. E che auto! Leggete che cosa aveva scritto a ottobre 2010 Fabrizio Gabrielli, che sta a Modena (tante supercar in collaudo, poche strade sgombre e senza semafori):

"Stamani ho visto tre Maserati Coupé con targa prova sfrecciare in tangenziale a Modena (dove tra l'altro vige un (assurdo) limite di 70, 90 andrebbe più che bene). Credo che andassero ai 150 o giù di lì. Chiedo a voi se per caso sappiate se Ferrari, Zonda, Maserati e Lamborghini godano nella nostra zona di Modena e Sant'Agata Bolognese (da Nonantola a San Giovanni in Persiceto la strada è praticamente diritta per una quindicina di km) di una sorta di salvacondotto da parte delle FF.OO.. Chiedo questo perché quando ho telefonato trafelato ai Vigili di Modena, essi mi dicono di telefonare al 113 e al 113 raccolgono la segnalazione come se stessero ascoltando una cosa di cui già sanno. Non vorrei che si tornasse al vecchio detto: "Abbiamo le mani legate" (da pronunciarsi con accento siculo)".

 

 

Insomma, il problema c'è sempre. Ma, come è sempre stato nei decenni, si preferisce affidarsi allo stellone. Finché funziona.

  • Silvio |

    Confermo.
    Tuttora quotidianamente vengono collaudate Ferrari, con targa in prova e carrozzeria coperta, lungo strada Cucchiara nel comune di Modena (località Baggiovara). E’ una larga strada appena fuori paese, con un rettilineo di oltre 1 Km, ma con il limite di 50Km/h, poiché lungo la strada si affacciano alcune case, alcune attività (estrazione di ghiaia) e un paio di incroci. La strada è piuttosto frequentata, soprattutto da mezzi pesanti (che peraltro pure non rispettano i limiti di velocità).
    Oltre a procurare pericolo a causa dell’alta velocità, viene anche procurato fastidio ai residenti a causa del forte rumore causato dalle frequenti prove di accelerazione e frenata.
    Mai visto un controllo da parte della polizia municipale…

  • Claudio cangialosi |

    Riporto anche qui un commento ricevuto nell’articolo di SicurMOTO… Diciamo che c’è poco da aggiungere se non altro pensare ai giornalisti/tester costretti a sottostare a queste “regole”.
    “Concordo pienamente con quanto scritto. Da tester motociclista per alcuni editori, posso solo aggiungere che la colpa non è solo la nostra. Troppo spesso ci si sente dire “Occorre provare questa nuova moto, ecco le chiavi.” E dove pensate che intendano farvela provare? In strada, ovvio! Perché i budget sono sempre risicati e non è possibile andare ogni volta in pista. Purtroppo questa è la tragica quotidianità della nostra categoria. Non mi vanto di ciò che ho fatto, ma ho dovuto cedere: a 309 km/h su una strada statale. Peché l’editore è stato chiaro: o fai così, o la prova la scrive qualcun altro, perché servono i dati del satellitare da pubblicare. È triste ma tutto vero…”
    [risponde Maurizio Caprino] Stavolta sono io a confermare. Però prima andava ancora peggio: fino al 1995 (anno di inaugurazione della pista di Vairano) anche “Quattroruote” faceva le rilevazioni strumentali su strada aperta al traffico:

  • CorteSconta |

    Aggiungo e confermo. Qualche anno fa dovetti salire fino a Serramazzoni per trovare un alloggio nei giorni del CERSAIE a Bologna. La SP 3 che scende verso Maranello era percorsa in continuazione da Ferrari in prova preconsegna, messe “alla frusta” dai collaudatori.
    p.s. ….puro spettacolo, per altro.

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