Io non so se i vecchi Gilera Runner siano davvero a rischio di esplosione come dice Altroconsumo. Né so se siano sicuri, come invece ribatte la Piaggio. Il problema è che non mostra di saperlo nemmeno la Motorizzazione, che in questioni del genere mantiene sempre un silenzio pubblico da cui non si capisce se ci stiano lavorando oppure no. Loro tendono a dire che un'autorità pubblica deve mantenere il riserbo, anche per evitare distorsioni e amplificazioni. Il punto, però, è che se lasciamo le vicende ad accuse e difese delle parti in causa, ci si capisce poco. E tutto ciò ha a che fare con la questione pubblico-privato di cui vi scrivevo ieri: il settore pubblico non ce la fa a fare tutto e così...
La confusione, in questo caso, deriva dal fatto che la Piaggio ha replicato seccamente che i test di omologazione sono andati tutti bene e sono stati fatti anche con criteri più severi rispetto ai minimi obbligatori all'epoca dei fatti. Ma non ha spiegato se e come sono stati fatti test successivi su lotti di produzione cui appartengono esemplari che hanno avuto incidenti (esemplari che poi in qualche caso sono finiti sotto perizia disposta dalla magistratura, perché alcuni incidenti sono finiti in tribunale).
Altroconsumo, dal canto suo, replica proprio di aver fatto test propri, ma non spiega con quali criteri ha proceduto. Sarebbe importante saperlo, perché proprio questi criteri sono finiti sotto accusa nella precedente vicenda in cui la stessa associazione di consumatori ha fatto una denuncia forte nel mondo delle moto, quella dei caschi fragili.